La Grande Bruttezza

bruttezza newL’amore per la propria Città, la ricerca del decoro, l’attenzione per la salvaguardia delle piccole e grandi cose che compongono il tessuto urbano, la valorizzazione “vera” della sua storia, identità e peculiarità: queste dovrebbero essere le linee guida e la barra di direzione di un’Amministrazione Comunale che abbia a cuore il territorio ed i cittadini governati.
Vigevano sta invece diventando una nobile decaduta che ogni tanto si imbelletta per un ennesimo “galà” all’insegna dello sfruttamento, dello spreco e della depauperizzazione della sua storia civile e sociale.
Fa pena, come farebbe appunto pena vedere una vecchia signora di augusti natali, male agghindata e che oscilla sui tacchi in una balera di provincia…

La Città è ormai ferita da tante, troppe brutture frutto di disattenzione, improvvisazione, pressapochismo ed autentica incapacità amministrativa.

Provate a camminare per Piazza Ducale (in mezzo e non sotto i portici) per accorgervi di come la pavimentazione in ciottoli risulti divelta e mancante in più punti, male rabberciata, ancora cosparsa dei residui della sabbia dell’albero natalizio 2013! Tanto ora arriva quello nuovo…

Ci limitiamo a questo, senza rilevare l’incuria nella pulizia e nel mantenimento del resto del complesso monumentale: è inutile, cari signori, riempirsi la bocca (e foraggiare alcune voraci tasche) con le mille “Leonardate” inventate sul nulla, anzi, sullo sfascio dell’esistente.

La tutela della “bellezza” di un luogo comincia dalla cura delle piccole cose, di quelle minute ma che, insieme a tante altre, compongono un quadro complessivo fatto di storia, civiltà, socialità.

I nostri Amministratori non vedono queste cose: a loro basta riempire Vigevano di “fuffa”.

Camminino ogni tanto guardando in basso ed attorno a se: scoprirebbero la grande bruttezza che hanno costruito in questi ultimi 15 anni.