Più di 500 sindaci UE si sono impegnati a ridurre le emissioni di CO2 entro il 2020

Con il “Patto dei sindaci” firmato a Bruxelles, essi si impegnano a determinare la quantità di CO2 emessa attualmente, a definire in che modo intendono raggiungere l’obiettivo e a valutare le proprie azioni. Si impegnano inoltre a sensibilizzare i loro cittadini e a condividere le buone pratiche.

A Heidelberg, ad esempio, le emissioni di CO2 degli edifici pubblici sono scese quasi del 40% grazie a stazioni di monitoraggio energetico e all’introduzione delle “squadre dell’energia” nelle scuole. A Riga il gas metano prodotto dalla discarica municipale è impiegato per produrre elettricità, mentre ad Anversa un magazzino industriale è stato convertito in modello di edificio sostenibile e centro esposizioni per i cittadini. Le autorità locali svolgono un ruolo determinante nella lotta contro i cambiamenti climatici. Oltre metà dei gas a effetto serra è prodotta nelle città e dalle città, dove vive e lavora l’80% della popolazione e si consuma fino all’80% dell’energia.
Günther Oettinger, commissario responsabile per l’Energia, ha commentato: “Il Patto dei sindaci è ormai un elemento centrale della politica dell’UE in materia di energia sostenibile. Le regioni e le città stanno dimostrando che lottare contro i cambiamenti climatici è tra le strategie più efficaci per la ripresa economica. Gli investimenti legati alla riduzione delle emissioni di CO2 e all’efficienza energetica creano posti di lavoro che, per loro stessa natura, non possono essere delocalizzati.”

E a Vigevano cosa succede? Assolutamente nulla. Anzi, il Comune affitta ai privati i tetti degli edifici pubblici, rinunciando così a sicuri guadagni per la collettività.

Il Patto dei sindaci è una conferenza annuale lanciata dalla Commissione europea nel 2009. Quest’anno hanno firmato la dichiarazione i sindaci di oltre 500 città, portando il numero dei firmatari a 1600, suddivisi in 36 paesi e in rappresentanza di 120 milioni di cittadini. La Commissione europea sostiene l’iniziativa organizzando la conferenza, incoraggiando lo scambio di buone pratiche sul sito web dedicato e aiutando le autorità locali a finanziare le azioni in ambito energetico tramite programmi come ELENA, che nel 2010 concederà finanziamenti per 15 milioni di euro.