Il marziano Invernizzi

invernizziUn marziano sbarcato incidentalmente su questo pianeta. È questa l’impressione che traspare leggendo le dichiarazioni di Dario Invernizzi, Presidente di Asm Vigevano, nonché Assessore provinciale ai Lavori Pubblici, riguardo l’ingresso di una società francese nella gara di appalto per l’erogazione dell’acqua nella nostra provincia.

Un marziano perché si dice contrario, personalmente, all’ingresso dei francesi. Però a monte non ha mosso un dito per evitare che tutto ciò accadesse. Anzi, il politico in questione, e i suoi colleghi vigevanesi, si sono affrettati ad applicare una legge regionale che, di fatto, sanciva il matematico aumento delle bollette e la “garanzia” di veder scippata alle varie municipalizzate la gestione delle reti idriche. Ora, ma solo ora, se ne esce affermando che è contrario.

Ma da quale pianeta è sbarcato il signor, anzi l’avvocato, Invernizzi? Dove stava guardando, mentre si stava smantellando un servizio essenziale per i cittadini? Dove stava trascorrendo il suo tempo mentre cinquemila cittadini raccoglievano firme contro quell’abominevole decisione di privatizzare l’acqua? Cosa ha fatto, quali strumenti ha messo in campo per evitare tutto ciò? Cosa hanno fatto gli amministratori di questa città? Sindaco Cotta, Vice sindaco Merlo, Consiglieri di maggioranza, tutti pronti a difendere le scelte a dir poco insensate, ora cosa direte ai vostri amministrati? Che vi siete sbagliati e, purtroppo, ora non c’è più nulla da fare? Presidente Invernizzi, con le sue enormi capacità politiche e amministrative, possibile che non ha capito per tempo in quale “inferno” avrebbe cacciato gli abitanti della sua provincia? Non crediamo possibile che ignorasse i guai capitati a chi già viveva l’esperienza di una privatizzazione in questo ambito. Eppure ha continuato imperterrito sulla strada del “regalare un bene pubblico”. Un rullo compressore, uno schiacciasassi che non si è fermato davanti a nulla. E ora si dice contrario? Ci dice che solo noi (riferito alle aziende municipalizzate) sappiamo come gestire l’acqua in provincia e lo facciamo bene. Ma allora avevano (hanno) ragione i promotori della raccolta firme, avevano (hanno) ragione gli oltre cinquemila cittadini che hanno aderito. Hanno ragione gli amministratori di altre province lombarde che non hanno aderito a questa legge capestro! Pavia, unica “perla” di solerzia, sempre pronta a rispondere obbedisco! agli ordini che calano dall’alto. Salvo poi pentirsi.

Nel frattempo, però, gli errori li pagano sempre e comunque i cittadini, mettendo mano al portafoglio. E ora non veniteci a dire che farete di tutto per lasciare la gestione dell’acqua in mani pubbliche, quando avete aperto una prateria, alla privatizzazione. Assessore Invernizzi, diciamola tutta: “ma ci faccia il piacere!”.