TUTTO QUELLO CHE VUOI giovedi 19 e venerdi 20 ottobre

GIOVEDI 19 OTTOBRE ORE 16,00 E 21,15
VENERDI 20 OTTOBRE ORE 21,15

Tutto quello che vuoi

ITALIA – 2017, DURATA 106′

Alessandro ha 22 anni, ed è un trasteverino ignorante e turbolento; Giorgio di anni ne ha 85 ed è un poeta dimenticato. I due vivono a pochi passi l’uno dall’altro, ma non si sono mai incontrati, finché Alessandro accetta suo malgrado un lavoro come accompagnatore di quell’elegante signore in passeggiate pomeridiane. Col passare dei giorni dalla mente un po’ smarrita dell’anziano poeta e dai suoi versi, affiora progressivamente un ricordo del suo passato più lontano: tracce per una vera e propria caccia al tesoro. Seguendole, Alessandro si avventurerà insieme a Giorgio in un viaggio alla scoperta di quella ricchezza nascosta e di quella celata nel suo stesso cuore.

CAST

NOTE

– FILM RICONOSCIUTO DI INTERESSE CULTURALE CON CONTRIBUTO ECONOMICO DEL MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO- DIREZIONE GENERALE PER IL CINEMA; REALIZZATO IN ASSOCIAZIONE CON BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA AI SENSI DELLE NORME SUL TAX CREDIT.

– PRODUTTORE ESECUTIVO: RITA ROGNONI PER PUPKIN MOVIE.

– NASTRO D’ARGENTO 2017 PER LA MIGLIOR SCENEGGIATURA. NASTRO D’ARGENTO SPECIALE A GIULIANO MONTALDO, MENZIONE SPECIALE PREMIO ‘GUGLIELMO BIRAGHI’ AD ANDREA CARPENZANO. LE ALTRE CANDIDATURE ERANO: MIGLIOR FILM, PRODUTTORE (BEPPE CASCHETTO, ERA CANDIDATO ANCHE PER “FAI BEI SOGNI” DI MARCO BELLOCCHIO E “FIORE” DI CLAUDIO GIOVANNESI), FOTOGRAFIA (ARNALDO CATINARI ERA CANDIDATO ANCHE PER “PICCOLI CRIMINI CONIUGALI” DI ALEX INFASCELLI) E SONORO IN PRESA DIRETTA.

CRITICA
“Il film va visto (…) cogliendone il retrogusto di un’intelligenza e una sensibilità rare nella commedia di costume contemporanea: Bruni ha una capacità simile a quella di Virzì nel rendere i sentimenti dei suoi personaggi fragranti grazie alla fermezza dello sguardo, alla sensibilità ambientale nonché al rifiuto di ogni forma di sopraffazione moralistico o didascalica. La banda degli amici capeggiata da Carpenzano comunica una credibilità assoluta e la Finocchiaro dà vita a un cameo eccezionale, ma Bruni può ascriversi anche il merito di avere ottenuto dal ‘badato’ Montaldo la perfetta incarnazione del necessario trait-d’union tra la resistenza della memoria e la fragilità dell’ignoranza.” (Valerio Caprara, ‘Il Mattino’, 11 maggio 2017)