MOMENTI DI TRASCURABILE FELICITÀ – 14 E 15 NOVEMBRE

GIOVEDI 14 NOVEMBRE
ORE 16,00-21,15
VENERDI 15 NOVEMBRE
ORE 21,15

PROIEZIONE SPECIALE VENERDI’ 15 NOVEMBRE ore 15.00 A 3 EURO PER GLI STUDENTI !

In occasione della Giornata mondiale delle vittime della strada

TRAMA: Lo yoga e l’Autan non sono in contraddizione? La luce del frigorifero si spegne veramente quando lo chiudiamo? Perché il primo taxi della fila non è mai davvero il primo? Perché il martello frangi vetro è chiuso spesso dentro una bacheca di vetro? E la frase: ti penso sempre, ma non tutti i giorni, che sembra bella, è davvero bella? A queste e ad altre questioni fondamentali, cerca di dare una risposta Paolo (Pif), cui rimangono solo 1 ora e 32 minuti per fare i conti con i punti salienti della sua vita.

Regista: Daniele LuchettiGenere: Commedia- Paese: Italia – Durata: 93’ -Sceneggiatura: Daniele Luchett Francesco Piccolo – Fotografia:Tommaso Fiorilli – Musiche:Franco Piersanti – Attori: Pif, Thony, Renato Carpentier Angelica Alleruzzo, Francesco Giammanco.

Momenti di trascurabile felicità nasce dal libero adattamento di due libri scritti da Francesco Piccolo, in cui l’autore propone al lettore spunti di riflessione che riguardano concetti importanti che vanno rintracciati nelle pieghe e nei dettagli della vita di tutti i giorni.

  • CANDIDATO NASTRI D’ARGENTO 2019 PER: MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA (THONY).

“Chi ha letto i due brillanti trattatelli esistenzial-filosofici di Francesco Piccolo, sa che i momenti di trascurabile felicità e infelicità dei titoli rappresentano metaforicamente il tessuto di cui è imbastita la vita. A quattro mani con l’ autore stesso, che del resto è un noto sceneggiatore (Il caimano, Il capitale umano), Daniele Luchetti ha tradotto sullo schermo questo divertente catalogo di frammenti (…) L’idea di un effimero teatrino umano messo in rapporto al suo ineluttabile atto conclusivo, ovvero la morte, poteva risolversi in farsa o in melodramma, ma Luchetti con sicuro talentodi regia realizza una commedia al contempo lieve e densa.” (Alessandra Levantesi Kezich, ‘La Stampa’, 14 marzo 2019