Treni: chi difende i pendolari? – #throwbackthursday

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Con la pubblicazione del nuovo sito, anche noi abbiamo deciso di “giocare” con il Throwback Thursday, il trend, nato sui social media, che consiste nel pubblicare ogni Giovedì, foto, post o ricordi del passato. Qui alla Barriera abbiamo la fortuna di avere letteralmente una miniera di storie a cui attingere, pubblicate sul nostro giornale nel corso di 12 anni. Oggi vi riproponiamo un articolo di Paolo Borea, pubblicato nel dicembre 2004. L’articolo parla dell’odissea quotidiana dei pendolari: secondo voi, a distanza di 11 anni, è cambiato qualcosa?

Pendolari e utenti della linea Milano-Alessandria, udite, udite! Altre impegni sono arrivati il 23 novembre scorso durante l’incontro tra i Sindaci di Vigevano, Abbiategrasso e Mortara ed i dirigenti di Trenitalia e Regione Lombardia che per l’ennesima volta hanno fatto le loro promesse. Trenitalia ha parlato di 77 milioni, 135 li hanno proposti Regione e Trenitalia. Cifre a parte,alle quali siamo ormai tristemente abituati, iniziamo con un particolare che già parla da solo: il treno che ha portato i vertici di Trenitalia e Regione a Vigevano è arrivato alle 11.14 in punto! Da notare che sono mesi che un treno non arriva puntuale a Vigevano.I mega-dirigenti-galattici, sono stati proprio fortunati! Ma andiamo avanti.

Da ciò che è emerso il signor Barbic (dir. Trenitalia per la Lombardia) ha rilanciato la sua geniale idea del miglioramento (?) dell’informazione agli utenti attraverso l’invio di SMS; per l’ennesima volta vorremmo far presente al Barbic, con tutta la forza che ci è consentita, che ricevere un SMS con la notizia che il treno che stiamo attendendo viene soppresso o è in ritardo non è un servizio ma una presa in giro. Forse il Barbic ha contratto lo stesso morbo del calciatore Bettarini (eccesso di invio di SMS)! Perché i pendolari devono arrivare al lavoro puntuali, non sono dirigenti, professional, quadri ecc. che hanno orari flessibili (spesso flessibilissimi) e ad ogni ritardo deve corrispondere un recupero che sovente significa uscire tardi la sera, prendere un altro treno in ritardo ed arrivare a Vigevano, Abbiategrasso o Mortara in orari proibitivi. Il tutto a discapito della famiglia, dei propri interessi e del proprio sistema nervoso. Sempre il Barbic ha parlato anche di “tutor” che aiuteranno gli utenti a conoscere gli orari di biglietterie o edicole dove acquistare i biglietti! Capiamo bene che messi di fronte ad una realtà scomoda i dirigenti di Trenitalia e quelli della Regione Lombardia qualche proposta debbano inventarla, ma queste cadono nel ridicolo. Stiamo parlando di circa 16mila pendolari che tutti i giorni utilizzano il treno Alessandria-Milano e secondo i geni di Regione e Trenitalia l’informazione più interessante è conoscere l’orario delle biglietterie e delle edicole? A questo punto ci chiediamo quali siano le risposte dei tre Sindaci a queste proposte a dir poco fantasiose. I pendolari di Abbiategrasso, Vigevano e Mortara hanno bisogno di una difesa dura, anche drastica se è il caso. Invece, si ha l’impressione che, pur di non infastidire troppo la Regione, coinvolta in molti altri progetti “forse” più pregnanti per i comuni interessati, ci si accontenti delle promesse e poi, sui mezzi di informazione, si affermi a “muso duro” che si vigilerà costantemente ed eventualmente si tornerà a protestare.

Intanto, tra un ritardo e l’altro, i pendolari colgono l’occasione per inviare i più “sentiti” auguri di buone feste a Sindaci, Dirigenti, Professional, Quadri ecc. coinvolti nella vicenda. Al prossimo anno.

Paolo Borea – da La Barriera, dicembre 2004