GIOVEDI’ 30 Ottobre – h. 16,00 e h. 21,15

Nebraska

locandina-nebraskaRegia: Alexander Payne. Anno:2013. Durata:121 min. Origine:USA. Genere: Commedia, drammatico. Sceneggiatura: Bob Nelson. Fotografia:PhedonPapamichael. Attori: Bruce Dern(Woody Grant), Will Forte (David Grant),  June Squibb (Kate Grant),  Bob  Odenkirk(Ross Grant), StacyKeach(Ed Pegram).

Trama: Trapiantato a Billings, nel Montana, il testardo e taciturno Woody Grant riceve una lettera che gli comunica di essere il fortunato vincitore del jackpot di una lotteria pari a un milione di dollari. Deciso a intascare il premio, Woody insiste per recarsi immediatamente a Lincoln, in Nebraska: un viaggio di 1.200 chilometri che per lui può essere molto complicato da affrontare, visto che riesce a trascinarsi appena per qualche isolato e che deve fermarsi spesso a bere qualcosa. Benché riluttante e convinto che il viaggio sia apparentemente ridicolo e senza scopo, sarà il figlio David, preoccupato per lo stato mentale del padre, ad accompagnare Woody nella bizzarra traversata. Padre e figlio vivranno così una specie di moderna odissea familiare, che diventerà l’occasione per ripercorrere il passato, raccontarsi e conoscersi.

Critica: “Torna Alexander Payne, il regista di ‘Sideways’, ‘A proposito di Schmidt’, ‘Paradiso amaro’, con il suo humour crudele e insieme capace di incredibili chiaroscuri, come se disegnasse i personaggi col carboncino. Torna il sarcastico ma pietoso cantore di quelle vite comuni e forse sprecate, il regista che più di chiunque ha lavorato sul sentimento subdolo e oggi così diffuso dell’irrilevanza, della mancanza di senso, della piattezza che da un momento all’altro rischia di inghiottire vite, affetti, ricordi, orizzonti. Torna il suo sguardo divertito e insieme stupito sugli angoli più anonimi dell’America (perfino le Hawaii di ‘Paradiso amaro’ concedevano ben poco alla bellezza dei paesaggi). Come se solo abolendo ogni seduzione visiva, e smascherando la retorica sempre in agguato dietro il bello come dietro il brutto e l’insignificante, potesse abbattere le ultime difese dei suoi personaggi, sempre così inermi e disperati da risultare familiari e addirittura irresistibili.(…) Un bellissimo film sul tempo, a ben vedere. Il tempo che passa mentre il passato non se ne va e i conti restano in sospeso, le vecchie ferite anche se invisibili sono sempre aperte. Ma il tempo al cinema si racconta con lo spazio. E Payne usa a meraviglia i grandi spazi vuoti dell’America profonda, le case di legno che si stagliano contro i vasti paesaggi vuoti, gli edifici bassi di quelle piccole città senza storia. Pagine quasi bianche su cui scrivere l’ultimo capitolo di una vita ancora da raccontare, prima che sia troppo tardi. Con tenerezza e ferocia, schivando il pathos ma anche l’irrisione. Come merita quel padre che il figlio forse non avrebbe mai pensato di conoscere tanto da vicino.” (Fabio Ferzetti, ‘Il Messaggero’, 16 gennaio 2014)

Note – PREMIO PER LA MIGLIOR INTERPRETAZIONE MASCHILE A BRUCE DERN AL 66° FESTIVAL DI CANNES (2013).- CANDIDATO AI GOLDEN GLOBES 2013 PER: MIGLIOR FILM (CATEGORIA MUSICAL/COMMEDIA), REGIA, SCENEGGIATURA, ATTORE PROTAGONISTA (BRUCE DERN) E ATTRICE NON PROTAGONISTA (JUNE SQUIBB).- CANDIDATO ALL’OSCAR 2014 PER: MIGLIOR FILM, REGIA, SCENEGGIATURA ORIGINALE, ATTORE PROTAGONISTA (BRUCE DERN), ATTRICE NON PROTAGONISTA (JUNE SQUIBB) E FOTOGRAFIA.