IL COLORE NASCOSTO DELLE COSE giovedi 9 e venerdi 10 novembre

IL COLORE NASCOSTO DELLE COSE

GIOVEDI 9 novembre ore 16,00 e 21,15

VENERDI 10 novembre ore 21,15

Durata 115’. ITALIA, SVIZZERA 2017. Genere: Drammatico. Regia: Silvio Soldini. Attori: Valeria Golino – Emma, Adriano Giannini – Teo, Arianna Scommegna – Patti, Laura Adriani – Nadia. Sceneggiatura: Doriana Leondeff, Davide Lantieri, Silvio Soldini. Fotografia: Matteo Cocco. Musiche: Gian Luigi Carlone.

TRAMA: Teo è un uomo in fuga. Dal suo passato, dalla famiglia di origine, dai letti delle donne con cui passa la notte e da cui scivola fuori alle prime luci del giorno, dalle responsabilità. Il lavoro è l’unica cosa che veramente ama, fa il “creativo” per un’agenzia pubblicitaria e non stacca mai, tablet e cellulari lo tengono in perenne e compulsiva connessione con il mondo. Emma ha perso la vista a sedici anni, ma non ha lasciato che la sua vita precipitasse nel buio. O meglio, l’ha riacchiappata al volo, ha fatto a pugni con il suo handicap e l’ha accettato con la consapevolezza che ogni giorno è una battaglia. Per Teo, Emma è diversa da tutte le donne incontrate finora ed è attratto e impaurito dal suo mondo.

NOTE
– FILM RICONOSCIUTO DI INTERESSE CULTURALE CON CONTRIBUTO ECONOMICO DEL MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO- DIREZIONE GENERALE CINEMA; REALIZZATO CON IL SOSTEGNO DELLA REGIONE LAZIO.
– FUORI CONCORSO ALLA 74. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2017), HA OTTENUTO IL PREMIO CIVITAS VITAE, IL PREMIO LIZZANI E IL PREMIO SORRISO DIVERSO VENEZIA 2017-ASS UCL.

“(…) Silvio Soldini con ‘Il colore nascosto delle cose’ firma il suo film più convincente dai tempi di ‘Giorni e nuvole’. Merito di una superlativa Valeria Golino (…) ma merito anche di una messa in scena che conduce una storia a rischio retorica con delicatezza e sensibilità notevolissime. L’incontro tra l’handicap e la normalità poteva scivolare nel pietismo o peggio nella superficialità: la sceneggiatura (…) evita i pericoli inventandosi personaggi che riequilibrano il racconto (…).” (Paolo Mereghetti, ‘Corriere della Sera’, 8 settembre 2017)