”Amore e inganni” giovedi 28 e venerdi 29 settembre
Amore e inganni
Giovedi 28 settembre ore 16,00 e 21,15
Venerdi 29 settembre ore 21,15
Love & Friendship
IRLANDA, FRANCIA, OLANDA, GRAN BRETAGNA – 2016
Inghilterra, fine XVIII secolo. L’affascinante giovane vedova Lady Susan Vernon si reca in vacanza a Churcill per scoprire gli ultimi pettegolezzi che circolano nella buona società. Il suo soggiorno a Churcill potrebbe rivelarsi molto utile per assicurare un buon partito a sé e uno alla sua giovane figlia, Frederica in età da marito. Ma la situazione si complica. Le sue maniere seducenti attirano l’attenzione del ricchissimo pretendente alla mano di sua figlia Sir James Martin, con il suo comportamento nei confronti di Mr Manwaring rende gelosa e infelice la moglie e con le attenzioni dedicate a Reginald DeCourcy, priva la sorella di Mr Manwaring, un’amabile fanciulla, del suo innamorato. Le donne della famiglia sono unite contro di me – dichiara Lady Vernon – che sarà costretta, complice la sua più cara amica e confidente Alicia, a cambiare strategia.
CAST
- Regia: Whit Stillman
- Attori: Kate Beckinsale
– Lady Susan Vernon, Xavier Samuel
– Sig. Reginald DeCourcy, Morfydd Clark
– Miss Frederica Vernon, Emma Greenwell
– Sig.ra Catherine Vernon, Tom Bennett
– Sir James Martin, James Fleet
– Sir Reginald DeCourcy, Jemma Redgrave
– Lady DeCourcy, Justin Edwards
– Sig. Charles Vernon, Jenn Murray
– Lady Lucy Manwaring, Stephen Fry
– Sig. Johnson, Chloë Sevigny
– Sig.ra Alicia Johnson, Lochlainn O’Mearain
– Lord Manwaring - Soggetto: Jane Austen – (romanzo)
- Sceneggiatura: Whit Stillman
- Fotografia: Richard Van Oosterhout
- Musiche: Benjamin Esdraffo, Mark Suozzo – (musiche addizionali)
- Montaggio: Sophie Corra
- Scenografia: Anna Rackard
- Costumi: Eimer Ni Mhaoldomhnaigh
- Effetti: Filmmore
NOTE
– REALIZZATO CON LA COLLABORAZIONE DI: PROTAGONIST PICTURES, SOFICINEMA 11, CINEMAGE 10, NETHERLANDS FILM FUND; CON IL SUPPORTO DI BORD SCANNÁN NA HÉIREANN/IRISH FILM BOARD.
CRITICA
“Sceneggiando un giovanile racconto epistolare di Jane Austin, il raffinato regista (…) Whit Stillman continua il suo esame antropologico su società borghesi in dirittura d’arrivo. E bussa nei salotti upper class inglesi dell’adorata scrittrice, fra moine e sospiri. (…) l’autore fa dell’eleganza verbale la ragion stessa di un racconto dove nessuno sta zitto un attimo, ed è un piacere perché verità e menzogne sono serviti in gran confezione. (…) un lavoro registico che conta su attori e costumi di classe (…).” (Maurizio Porro, ‘Corriere della Sera’, 1 dicembre 2016)