Vigili rambo in città

Vigevano: città di 60.000 abitanti (di cui 8.000 extracomunitari in regola…), in provincia di Pavia e a una trentina di chilometri da Milano, sarà la patria dei nuovi “Vigili rambo” o se meglio preferite dei “poliziotti urbani” tutto d’un pezzo.

Basta adipe sull’addome, muscoli flaccidi o inesistenti, fisici alti e magri. Qui non scherzano. La nuova amministrazione monocolore verde, capitanata dal sindaco Andrea Sala e dal vicesindaco, nonché assessore alla sicurezza, Andrea Ceffa, ha deciso che d’ora in poi sulle rive del Ticino si farà sul serio. I cittadini lamentano poca sicurezza sulle strade? Niente di meglio che emanare un “Avviso di mobilità volontaria per due posti di Agente di Polizia Locale” in cui si legge testualmente che

(…) In particolare il candidato deve possedere: assenza di condizioni che alterino profondamente la costituzione organica. Il rapporto altezza-peso, il tono e l’efficienza delle masse muscolari, la distribuzione del pannicolo adiposo e il trofismo devono rispecchiare un’armonia atta a configurare la robusta costituzione e la necessaria agilità indispensabile per l’espletamento del servizio di polizia municipale. Disarmonie somatiche e costituzionali di grado rilevante quali l’obesità e la gracilità costituzionale costituiscono causa di esclusione per inidoneità fisica (18,5<IMC<30)…

Ma non basta: i candidati al posto di Vigile dovranno sostenere anche specifiche prove fisiche di resistenza (correre i 1.000 metri in 5 minuti e 30 secondi), agilità (saltare un’asta posta a 1,10 metri) e forza (10 piegamenti sulle braccia in un minuto e 13 addominali entro 60 secondi).

Se poi siete stati congedati (senza demerito) dalle forze armate aavrete un titolo di merito…

E le donne? Si arrangino, specialmente se si presentano in stato di gravidanza. In quello stato è meglio che restino a casa! Non saranno ammesse.

Vi offriamo tre chiavi di lettura diverse dell’esilarante avviso. La prima è “alla Mel Brooks”: chi ha visto un suo celebre film ricorda la simpatica attrice in veste di imperatrice romana che esaminava decine di candidati centurioni, inquadrati dal di dietro con natiche in bella evidenza, e che, guardando vogliosa il “davanti”, diceva “si, si, si, no, si, no si per concludere con un bel siiiiii! di fronte ad un evidentemente super dotato.. (viviamo tempi “bunga-bunga” per cui bisogna esprimersi un po’ sopra le righe..).

Ci immaginiamo già i tre dirigenti esaminatori impegnati a verificare la “distribuzione del pannicolo adiposo”, le “disarmonie somatiche” e il “visus”.. Chissà quante ragazze (e ragazzi, in nome delle pari-opportunità) vorrebbero trovarsi lì ad esaminare tanti bei cristoni!

Tra l’altro ve la immaginate la triste “sproporzione” fra quasi tutti gli altri Vigili (Comandante compreso..) e questi nuovi “Super-Eroi”?

Ma non scherziamo oltre e veniamo alla seconda lettura quella amministrativa o politico-amministrativa: d’accordo che Alberto da Giussano è rappresentato con spadone e scudo, ma pensare che i nostri “ghisa” debbano essere delle specie di “robocop” pare francamente ridicolo.

Che razza di messaggio si vuole fare passare? Che i problemi della precarietà urbana e civile della Città (per dirla con una bella espressione di Vendola) si risolvono con i muscoli anziché con l’ascolto, l’aiuto e anche la correzione dei comportamenti “incivili”, ovviamente, ma solo dopo avere messo in atto interventi e politiche che affrontino i problemi e rendano piu’ vivibile l’ambiente in cui viviamo?

Sembrerebbe proprio di sì. Ma allora non c’è bisogno di “rambo”, basterebbe presidiare meglio la città, ripristinare figure di agenti di quartiere come riferimento per i cittadini, punire non solo le soste vietate ma le mille piccole e grandi infrazioni, maleducazioni e prevaricazioni che, chi gira per Vigevano, osserva e che restano impunite.

Terza lettura (ancora più politica): sulla falsariga di questo avviso attendiamoci che i prossimi “reclutamenti” di personale prevedano caratteristiche etniche, razziali, religiose o che magari si preveda la celebre “bella presenza” per non dovere enumerare più imbarazzanti caratteristiche fisico-anatomiche..

Perché la Giunta non ha previsto anche una serie di “requisiti” etico-culturali per fare parte dell’alto consesso di governo cittadino (cioè per se stessi) tipo: avere letto qualche libro, perseguire il bene pubblico, sostenere la solidarietà come valore, credere nell’unità della nazione (ops! scusate..).

A quando il tuffo nel cerchio di fuoco?