Vigevano: Consiglio Comunale o cabaret?

Per l’ennesima volta il Consiglio Comunale di Vigevano termina a notte fonda a causa dell’impreparazione della maggioranza che preferisce buttare tutto sullo scherzo invece che presentarsi preparata. Lega e Polo Laico votano contro il loro stesso emendamento!

Giunti ormai al terzo Consiglio Comunale post elezioni, abbiamo capito che la maggioranza (Lega-Polo Laico) spera di venire scritturata per una delle prossime edizioni di Zelig. Infatti, anche l’ultimo il Consiglio, di giovedì 29 luglio, ha toccato punti altissimi di involontaria comicità. Tra una battuta dell’avvocato difensore della Lega, dottor Bellazzi (Polo Laico), schiamazzi vari e la chiosa del consigliere Michele Cavazzana (Lega) che ha tenuto a ribadire, con malcelato orgoglio e dopo aver chiesto ufficialmente la parola, che lui è il consigliere anziano della Lega, senza però aggiungere altro contenuto a questa sua affermazione di per se inutile, il Consiglio Comunale vigevanese si è protratto oltre le 3 del mattino. Senza le suddette battute, le interruzioni, gli errori di forma mal gestiti da un Presidente del Consiglio Comunale (dott. Loria) sempre in imbarazzo di fronte all’imperversare dialettico del dottor Bellazzi, i cittadini presenti sarebbero potuti andare a dormire almeno due ore prima. Ma ormai l’andazzo è questo e, temiamo, sarà sempre così. Eppure di cose importanti ne sono successe giovedì scorso: la maggioranza, obbligata da opposizioni preparate e intransigenti, ha dovuto votarsi contro e approvare così il vecchio documento programmatico, quello dalle linee più dure e demagogiche che Lega e Polo Laico avevano provato ad emendare proponendone uno edulcorato e generico nei contenuti molto diverso dal primo. <<Il regolamento del Consiglio– ha spiegato Carlo Santagostino, di Civiltà Vigevanese – prevede infatti che gli emendamenti vadano presentati entro 10 giorni dal deposito del documento ma il 18 luglio è stato consegnato un documento già corretto, senza emendamenti a parte, così non si sapeva cosa discutere>>. Cambiamenti considerati significativi che hanno reso il documento «profondamente diverso dal programma votato». Il Sindaco e il consigliere dottor Bellazzi, evidentemente imbarazzati per il dietrofront “obbligato”, dopo una pausa di oltre mezz’ora, si sono difesi in corner e dopo aver votato contro il proprio emendamento, hanno affermato che “rispetto ai toni duri, da campagna elettorale,  nell’emendamento certi concetti erano stati smussati. Ma fare un passo indietro e votare il vecchio documento non è un problema perché le linee programmatiche sono le stesse” (chissà cosa penseranno di questo “ammosciamento” del programma i leghisti duri e puri? n.d.r).

Il secondo risultato ottenuto dalle forze di opposizione è stato quello di modificare la proposta, quanto mai generica e senza mordente avanzata da Lega e Polo Laico, di creazione di un Osservatorio anti mafia e far approvare invece una sorta di commissione consiliare antimafia che vigilerà sulle nomine degli appalti pubblici, e creerà una vera e propria black list delle imprese, ovvero l’elenco delle ditte che sono legate a fenomeni di criminalità organizzata. Accettate quindi le mozioni proposte dal gruppo di Civiltà Vigevanese che riguardavano “l’istituzione di una commissione consiliare antimafia che vigili su nomine e sulla riorganizzazione di gare di appalto», e quella proposta dal Partito Democratico: Sindaco e giunta si impegnano ad esprimere alle due Camere del Parlamento e al governo la propria contrarietà nei confronti del disegno di legge cosiddetto anti-intercettazioni che rischia di limitare gravemente l’attività della magistratura e degli organi di informazione. Un altro strumento di controllo sarà l’Anagrafe degli eletti e dei nominati, un elenco pubblico e consultabile per risalire e conoscere i personaggi che hanno un ruolo pubblico in città. L’osservatorio sarà guidato da due consiglieri comunali, uno della maggioranza e uno della minoranza, e vi prenderanno parte tutte le associazioni che si occupano di promuovere la legalità sul nostro territorio. Monitorerà quanto accade in città con funzioni conoscitive, di studio e propositive, in modo da fornire e richiedere la massima collaborazione agli organi giudiziari e promuovere nelle scuole una nuova cultura della legalità.
Insomma, togliendo tutte le battute e lo show da avanspettacolo che la maggioranza è solita propinare ai vigevanesi in occasione del Consiglio Comunale, il risultato effettivo è che la maggioranza ha dovuto fare dietrofront su tutti i punti all’ordine del giorno. Lega e Polo Laico vi danno appuntamento alla prossima puntata della fiction “Una sera in Consiglio Comunale”.
Paolo Borea