Urbanistica e ambiente, le preoccupazioni del Pd

Un Partito Democratico, quello locale, desideroso di porsi come opposizione propositiva. Dopo un primo incontro pubblico sull’urbanistica, è stato fissato per lunedì 2 aprile alle 21:00, un secondo appuntamento incentrato sull’ambiente. Più in particolare, l’incontro/dibattito organizzato dal PD vigevanese, con il supporto di quello regionale, «nasce dall’esigenza di fermare la cementificazione del suolo pubblico. – ha dichiarato il consigliere comunale, Barbara Verza – La nostra idea è quella di ragionare insieme alla cittadinanza su questo tema. Ripensare Vigevano, preservandone il territorio e ridando slancio all’esistente». Insieme a Verza ed al presidente di Legambiente Lombardia, Damiano Di Simine, all’incontro del 2 aprile sarà presente anche Giorgio Lazzaro, della segreteria PD di Vigevano: «In regione Lombardia, ad oggi, abbiamo meno di un milione di ettari di suolo agricolo, un fatto che a livello ambientale risulta molto pericoloso. – ha affermato Lazzaro – Il problema va riscontrato nell’autonomia, lasciata ai singoli sindaci, di occuparsi del PGT (piano di governo del territorio). A Vigevano l’espansione infinita legata al cemento è deleteria. La proposta che avanziamo, per colmare questo danno, è di mettere mano al nuovo piano del territorio in modo da frenare il consumo, concentrandosi sulle aree dismesse, gli immobili sfitti e quelli da bonificare. La nostra idea è di uno sviluppo ad espansione zero, – ha continuato Lazzaro – non vogliamo congelare il lavoro, che significa crescita economica ma spostarlo verso la ristrutturazione e la bonifica. In questo modo si preserva l’ambiente e si può far girare l’economia». Le proposte dei democratici non si fermano alla questione ecologica. Recentemente il sindaco Andrea Sala, ha rilasciato un’intervista al quotidiano “La Provincia Pavese” sul tema degli aumenti Irpef ed Imu (imposta municipale unica), dichiarando: «La coperta è quella che è o si aumentano le entrate su queste due imposte oppure si vanno a toccare i servizi. E non ci sembra giusto in questo momento di difficoltà economica mettere le mani nelle tasche dei vigevanesi (…)» (“La Provincia Pavese” 22/03/2012). Di parere contrario il consigliere provinciale Emanuele Corsico Piccolini, convinto che Sala, «abbia già abbondantemente, dal 2010 ad oggi, messo le mani nelle tasche dei vigevanesi. Sono diversi gli aumenti rispetto a ciò che è pubblico, penso ad esempio ai parcheggi. Inoltre viene venduto o svenduto, dipende dai punti di vista, il patrimonio pubblico». Sala prevede, come dichiarato alla stampa, di aumentare l’Imu sulla seconda casa, lasciando invariata l’aliquota del 5,4 per mille sulla prima. Riguardo all’addizionale Irpef, che a Vigevano è dello 0,55%, Sala ha parlato di un aumento, senza ancora sapere come quantificarlo. «A noi sembra paradossale che un sindaco leghista voglia utilizzare l’aumento dell’addizionale Irpef, quando a Roma la Lega Nord contrasta un tale provvedimento. – ha confessato Corsico Piccolini – La nostra proposta è di un’aliquota allo 0,4% sulla prima casa, che è l’aliquota base per legge e di un aumento, anche aggressivo, sulla seconda, terza, quarta, eccetera. In modo particolare se un patrimonio immobiliare risulta sfitto. Inoltre riteniamo che l’amministrazione comunale debba far pagare, quando possibile, anche le banche in possesso delle aree industriali dismesse». Il Partito Democratico vigevanese ritiene che, intervenendo come descritto sull’Imu, sia possibile evitare l’aumento dell’Irpef, «Vigevano ha una buona opportunità grazie al “Salva Italia” del Governo Monti. – ha concluso Giorgio Lazzaro – È possibile evitare che la nostra città ceda sotto la scure tasse. Il patrimonio immobiliare inutilizzato, può permettere un’utile compensazione senza gravare sull’Irpef, senza perciò infierire sui cittadini più deboli e senza gravi danni per i benestanti».