Sosta selvaggia in viale Mazzini

Milano, 5 novembre 2011.

«Tragedia sulla strada. Un dodicenne in bicicletta è morto travolto da un tram lungo la linea 14 in via Solari. A causare l’incidente, ieri sera, è stata l’apertura della portiera di un’auto che si era appena fermata, e dalla quale stavano scendendo i passeggeri. Il ragazzo una volta colpito è rimbalzato sotto le rotaie proprio mentre passava il tram. La madre, che sempre in bici precedeva il figlio, ha assistito alla tragedia».

Una tragedia causata dalla disattenzione che, giorno dopo giorno, si trasforma in abitudine. Abitudine a raggirare le più elementari regole della convivenza civile come quella di parcheggiare l’auto in divieto di sosta. Abitudine che in una frazione di secondo si è trasformata in una tragedia, sia per il ragazzo e la sua famiglia, sia per chi l’ha causata. Due famiglie rovinate per sempre soltanto perché qualcuno ha preferito “risparmiarsi” quattro passi per parcheggiare l’auto dove era consentito farlo. Abitudine che probabilmente ha coinvolto anche i vigili urbani se, come hanno dichiarato gli abitanti della zona, da mesi non venivano sanzionate le auto in divieto di sosta.

Vigevano, Viale Mazzini ore 13,00 di un giorno qualunque.

Nella foto lo spettacolo a cui si assiste transitando nel viale della stazione. Decine di auto in sosta sulla pista ciclabile in attesa dei ragazzi all’uscita dal Casale. Questa interminabile fila di auto obbliga i ciclisti a percorrere il viale al centro della carreggiata, a pochi centimetri dalle auto in transito e dagli autobus mettendo così a repentaglio la loro incolumità. Lo spettacolo si ripete quotidianamente. A parte il fatto che i “bambini” in questione hanno dai 13 anni in su e quindi potrebbero fare qualche passo a piedi per raggiungere l’auto di “mammà”, a parte il fatto che a fianco del viale c’è il parcheggio della stazione e a parte il fatto che sulle piste ciclabili non si possono fermare le auto per nessun motivo, ci chiediamo come mai i vigili urbani, tanto intransigenti quando controllano i “gratta e parcheggia” non si accorgono di queste continue infrazioni che potrebbero causare incidenti seri? E non sarebbe meglio se quei genitori che quotidianamente parcheggiano sulla pista ciclabile incominciassero con il loro comportamento a dare l’esempio ai propri “bambini”?