Scuola-Comune, continuano le scintille

L’assessore alle politiche educative del Comune di Vigevano si affida ad un comunicato stampa per contestare al Dirigente del Terzo Circolo di non aver ottemperato alla sua richiesta di invio dei numeri di cellulare delle famiglie dei bambini con problemi di mensa (ricordo che la competenza non è della Scuola).

Non se ne avrà a male quindi se il Dirigente scolastico userà lo stesso mezzo per controinformare.

1) Rendo noto, per chi dimostra di non saperlo, che l’Ente locale non è gerarchicamente sovraordinato agli Istituti scolastici che, dal 2000, sono diventati Enti Autonomi.

La richiesta unilaterale da parte del Comune di “voler comunicare i numeri telefonici mobili degli utenti elencati” non comporta un obbligo di esecuzione da parte delle Istituzioni scolastiche. Tanto è vero che nessuno dei tre Circoli didattici interpellati, contrariamente a quanto affermato dall’Assessore, ha ufficialmente fornito i numeri richiesti, visto che tale atto lede il diritto alla privacy.

Allora perché accusare di “mancata collaborazione” solo il Terzo Circolo? Forse perché gli insegnanti del Terzo si sono permessi di esprimere pubblicamente delle opinioni non gradite all’Amministrazione? Oppure perché il Dirigente ha chiesto in una lettera aperta al Sindaco di affrontare con una maggiore apertura verso i bisognosi il problema dell’erogazione del servizio mensa?

2) Non per questo è venuto meno il principio di collaborazione, tanto è vero che della scelta fatta è stato dato riscontro al Comune.

Le scuole di Vigevano, compreso il Terzo Circolo, sono sempre state disponibili a fare da tramite fra Ente locale e utenza e continueranno a farlo, così come continueranno a prestare servizi che giuridicamente spetterebbero ai comuni. Si pensi a quale aiuto il Comune di Vigevano riceve dalle scuole, che attivano funzioni miste prestando il proprio personale collaboratore scolastico per i servizi di pre e post-scuola, facendo risparmiare soldi proprio al Comune.

 3) Ma il principio di collaborazione diviene effettivo quando nasce da un accordo preventivo bilaterale FRA ENTI AUTONOMI e non quando assume la forma della disposizione impartita da un ente all’altro e, per giunta, di una disposizione ambigua su una materia controversa che, tradotta in termini semplici, suona più o meno così: “Dovete collaborare, svolgendo il lavoro che compete a noi, facendo quello che vi chiediamo”.

Questo non lo accettiamo. Come e quando collaborare, e su quale materia, sono le scuole a deciderlo. E non è la scuola a doversi scusare per l’incapacità di altri a mantenere l’alto livello dei servizi alla persona (mensa, tempo pieno, assistenza ai disabili) che appartiene alla tradizione di Vigevano e che sembra stia venendo meno.

Il Dirigente scolastico del Terzo Circolo – Roberto Gardino

Ecco il comunicato dell’Amministrazione.

L’Amministrazione Comunale ha recentemente inviato una lettera ai dirigenti scolastici dove si chiedeva la loro collaborazione per reperire i numeri dei telefoni cellulari degli utenti per attivare il servizio di messaggistica automatico.

Le parole scritte ci sembra non lasciassero spazio ai dubbi di interpretazione: “Al fine di agevolare l’organizzazione di tale servizio si richiede alle spettabili Direzioni di voler comunicare, a mezzo dei moduli allegati alla presente, i numeri telefonici mobili degli utenti elencati, di cui gli uffici comunali non dispongono e che si rendono indispensabili sia per il servizio di messaggistica automatica sia per le chiamate di avviso sopra indicate”.

Due dei tre circoli scolastici presenti in città infatti non hanno avuto problemi di interpretazione e hanno correttamente inviato al Comune le informazioni richieste. Ancora una volta invece gli unici problemi sono arrivati dal Dirigente del Terzo Circolo che ha volutamente dato un’informazione errata e incompleta ai genitori, facendo riportare un messaggio ben diverso dall’originale sui diari di tutti i bambini: “Gentile famiglia siete pregati di recarvi presso l’ufficio mensa del Comune per comunicazioni che la riguardano”.

 L’ennesima comunicazione scorretta diffusa dal Terzo Circolo (e solo da quello) ha ovviamente creato prima di tutto allarmismo nelle famiglie e ,in secondo luogo, disagi e richieste di ore di permesso dal lavoro per potersi recare presso gli uffici del Comune, solo per scoprire che la richiesta era relativa a un numero di telefono, che in realtà poteva essere fornito direttamente dalla scuola. Cosa, è bene ribadirlo, fatta dagli altri due circoli scolastici.

Ancora una volta siamo di fronte a un disagio creato non dall’Amministrazione ma dal Dirigente del Terzo Circolo, che ha dimostrato, una volta di più dopo il finto caso delle “aule ghetto”, di anteporre delle inutili polemiche al bene dei bambini e delle loro famiglie.

L’Amministrazione Comunale si scusa dunque per i problemi causati sebbene in realtà a porgere tali scuse dovrebbe essere il dirigente del Terzo Circolo, o chi per lui ha intenzionalmente creato questa situazione.

L’Assessore alle Politiche Educative  e della Famiglia – Brunella Avalle