Salvare il bilancio…

Sostiene il Sindaco Sala che in questa città troppi immigrati portano via il pane di bocca ai nostri figli. Negli asili e nelle mense scolastiche il 70 per cento sono extracomunitari e non è giusto che i figli di italiani restino esclusi. La causa è da ricercare nei criteri di accesso. Si da preferenza alle famiglie con molti figli e quelle egiziane, per esempio, sono più numerose delle nostre. Ergo: se vuoi avere facilitazioni fai figli da regale alla patria. Meglio alla Padania.

Sostiene il Sindaco Sala che quando si è insediato ha ereditato una «vizio strutturale». In parole povere, ha spiegato, che quanto incassava il Comune dagli oneri di urbanizzazione veniva investito nella spesa corrente, per pagare i vari servizi alla persona senza investire. «Questi oneri – sostiene il Sindaco – ora sono calati, c’è la crisi, e il bilancio è una questione di numeri: spazi per azioni politiche zero». Ma dove era nei dieci anni precedenti? Perché non ha fatto la formichina e ha messo da parte qualcosina? Si sono mangiati tutto? Era un assessore con una delega “pesante” perché non cercato di invertire la rotta? Per lealtà verso gli alleati di giunta? Ma se questa lealtà ci ha condotto in questa melma non era meglio rompere e parlar chiaro sin dall’inizio? Domenda che rimarranno senza risposta.

Sostiene il Sindaco, supportato dalla determinazione e dalla ferocia verso chi viene da oltre mare, dell’altro compagno di partito nonché vice sindaco e assessore – che il Comune non può più permettersi certe spese ecco perché ora mense e rette degli asili le pagheranno tutti. Anche chi prima ne era esentato. «Qui cambia il mondo – sostiene Sala – Abbiamo abolito la fascia gratuita dei pasti nelle scuole, proprio dove sono più numerosi gli extracomunitari. Ora pagheranno tutti. È un segnale di civiltà. Il Sindaco – sostiene Sala – farà capire a tutti gli extracomunitari che se vogliono far parte di questa comunità devono stare alle nostre regole».

Sostiene il Sindaco che «Anche a costo di riempire gli scantinati del comune di frullatori, televisioni e lavatrici farà pignorare questi beni a chi non paga e intende fare il furbo». Lotta dura, quindi, a chi cerca di stare lontano dai pagamenti. Che faranno sguinzaglieranno pattuglie di vigilantes padani casa per casa? Arruoleranno cani addestrati a fiutare l’odore di minestrone e di zuppa con cipolle? Attente gentili cuoche lomelline, il nemico vi odora!

Sostiene il Sindaco Sala che ha dato mandato ai dirigenti di recuperare tutto il pregresso, cioè portare a casa i soldi non versati negli anni precedenti da chi ha eluso i pagamenti dei servizi. «E dal 2003 la cifra ammonta a circa 300.000 euro». Bene, bravo!

Sostiene il Sindaco Sala che anche la nostra Asm, non sta tanto bene e vive una situazione economica non certo idilliaca. Troppi dipendenti gravano sul suo bilancio. Eppure alcune leggende metropolitane sostengono (non certo noi, per carità) che anche il suo partito abbia usato l’azienda come fabbrica di voti. «Nel mio cassetto ho una lettera “secretata” che l’azienda mi ha inviato l’estate scorsa, dove segnalava questa situazione. Ora stiamo cercando di sistemarla (l’azienda, non la lettera ndr). Il mio obiettivo – sostiene il Sindaco – e quello di avere una azienda che usi i soldi incassati per mettere a posto tutta una serie di situazioni e che si affacci sul mercato con serie possibilità».

Sostiene il Sindaco che «Il Sindaco sta dalla parte dell’ambiente, sia chiaro» e che si muoverà verso la raccolta differenziata anche se quando scadrà la convenzione con l’inceneritore di Parona avremo qualche problema».

Sostiene il Sindaco Sala che «Ho rotto con i sindacati sulla questione del De Rodolfi perché penso di avere pienamente ragione. Non possiamo perdere centinaia di migliaia di euro (quasi 800mila) per seguire solo 107 persone». Ecco perché ora la sua gestione verrà esternalizzata e passata all’Azienda speciale farmacie. Quella appunto che segue le farmacie. Con questa mossa il De Rodolfi potrà servire un maggior numero di utenti.

Sostiene il Sindaco Sala che a questa RPP (Relazione Previsionale Programmatica 2011-2013) ci ha lavorato duramente «Anche 16, 18 ore al giorno, uno sforzo immane».

Questa affermazione ci ha ricordato che anche qualcun altro lavorava incessantemente giorno e notte. Un signore che, alla fine, ci ha portato in dono una devastazione immane. Provate a indovinare chi era.

Ma noi siamo dei “partigiani”, nel senso che critichiamo per partito preso, solo perché non vediamo di buon occhio le politiche di questa amministrazione. Solo perché pensiamo che l’integrazione faccia parte di un percorso civile, che debba includere e non escludere, anche se è difficile e a volte dolorosa. Crediamo che non debba essere l’odio, l’acredine, a muovere il tutto. Ma questi signori ci sembrano troppo arroganti per comprendere.

Sostiene il Sindaco che sta dalla parte della gente. Bene attendiamo con ansia di vedere il risultati di questa politica. Se avrà ragione ne saremo bel lieti e gliene daremo atto.