Mortara-Milano: un servizio solo sulla carta

Gentili Signori,
ecco come si presentava la situazione treni sulla direttrice Vercelli-Mortara-Pavia questa mattina 7 febbraio: un VERO DISASTRO sia per l’utenza pendolare che tentava di raggiungere da Mortara, Pavia, sia viceversa.
DIRETTRICE FERROVIARIA 28: VC-MORTARA-PAVIA
Bollettino ritardi e soppressioni del 7 febbraio 2012 (mattina):
TRENO
Stazione e orario di partenza
Destinazione
Ritardi/soppressioni
10312 R
Pavia ore 6.06
Mortara
SOPPRESSO
4651 R
Mortara ore 6:10
Pavia
SOPPRESSO
4652 R
Pavia ore 6.59
Mortara
SOPPRESSO
10313 R
Mortara ore 7:09
Pavia
SOPPRESSO
4654 R
Pavia ore 7.38
Mortara
95min di ritardo
4655 R
Mortara ore 7.54
Pavia
18min di ritardo
4657 R
Mortara ore 9:00
Pavia
75min di ritardo
4658 R
Pavia ore 10:52
Mortara
22min di ritardo
4659 R
Mortara ore 9:35
Pavia
SOPPRESSO
Grazie alla collaborazione attiva del Comitato Pendolari “Raccolta punti sulla Vercelli-Mortara-Pavia” abbiamo potuto evidenziare alcune gravi criticità e vuoti di gestione sulla rete che sottoponiamo con emergenza alla vostra attenzione.
Questa settimana, causa anche il gelo, sono stati soppressi numerosi treni sulla linea VC-Mortara-PV. Sorvoliamo sulle ragioni di tali soppressioni, a nostro parere prevalentemente dovute all’inadeguatezza del materiale e l’assoluta mancanza di soluzioni alternative, ma vorremmo sottoporvi alcuni punti.
1. La totale assenza di informazioni all’utenza: gli utenti non vengono avvisati dei disserviti, se non con colpevole ritardo. Facciamo un esempio: il REG 4657 delle 9.00 da Mortara a Pavia è costituito dallo stesso materiale del REG 4654 in arrivo a Mortara (da Pavia, partenza ore 7.38) alle ore 8.31. Se alle ore 08:00 il treno non risulta ancora partito da Pavia, perché non aggiornare il ritardo? perché comunicare la soppressione? perché attendere le ore 9:00 per dare qualche informazione?
2. La totale mancanza di previsione: la situazione di treni danneggiati dal freddo e quindi impossibilitati a circolare è ormai presente da venerdì scorso; perché non viene data una comunicazione ufficiale del tipo: “guardate, non siamo in grado di far circolare i treni A, B e C; garantiamo invece il treno D”? al limite saremmo consci della riduzione del servizio ma non saremmo costretti ad attese inutili e speranzose nelle stazioni (scomode e talvolta gelide, semplicemente
per mancanza di sala d’aspetto, vedi Pavia o Gambolò)
3. La totale assenza di mezzi alternativi e sostitutivi: l’azienda Trenord, consapevole dei problemi in atto, dovrebbe tempestivamente organizzare i mezzi sostitutivi via gomma. Ci domandiamo infatti perché oggi, a fronte delle gravi e ripetute soppressioni dei treni, non sono stati proposti mezzi alternativi?
4. L’assenza di sale d’aspetto (o di sale d’aspetto riscaldate) per i pendolari in attesa di un treno utile: prendiamo atto che, con -18 °C alle ore 7.00 del mattino, si rischia davvero il congelamento se, di fronte a queste numerose soppressioni e lunghe attesa, non vi è una sala d’attesa riscaldata dove ricoverarsi presso le stazioni. Riscontriamo che le stazioni di questa linea hanno sale d’aspetto NON riscaldate in quanto i locali sono completamente privi di riscaldamento. Questa è una grave negligenza che mette a rischio la salute delle persone ed è un problema purtroppo comune alle stazioni di numerose tratte ferroviarie del nostro territorio (es. Stradella-PV-Milano, Codogno-Pavia, Alessandria-Pavia). Persino la stazione di Pavia, capoluogo di provincia, è vergognosamente sprovvista di una sala d’aspetto e, in barba alla vostra promessa risalente al 6 dicembre scorso, nella quale il Dott. Esposito dichiarava: “presso la stazione di Pavia, l’ascensore entrerà in esercizio nel mese di gennaio”, l‘ascensore a tutto oggi NON è in funzione. AH, GIA’ NON ERA SPECIFICATO L’ANNO, probabilemente intendeva GENNAIO 2013!
  
In attesa di un intervento immediato e di un riscontro a quanto sopra, porgiamo i nostri migliori saluti.
Iolanda Nanni
Portavoce del Coordinamento Provinciale Pendolari Pavesi
www.coordinamentopendolari.it