Lettera aperta al Presidente della Provincia di Pavia per una mobilitazione contro l’autostrada e a difesa del territorio

Lunedì 27 Febbraio la Provincia di Pavia ha incontrato il Coordinamento di Comitati e Associazionicontro l’autostrada Broni-Mortara e la Rete dei Comitati e delle Associazioni per Salute, Ambientee Sviluppo Sostenibile della Provincia di Pavia. All’evento hanno partecipato anche numerosiimprenditori agricoli, il settore economico maggiormente minacciato da un progetto che prevedeuna colata di cemento su oltre sei milioni di mq. di pregiato terreno agricolo.Secondo i proponenti, sull’autostrada viaggerà una media di 45.000 veicoli al giorno, di cui circa il30% saranno camion, con il conseguente impatto ambientale in termini di emissioni di polverisottili e diossine. Gran parte dei veicoli arriveranno dal traffico della zona Sud della Provincia diMilano. Il costo complessivo dell’opera supera il miliardo di euro e sarà ripagato dai pedaggi, 35km. sulla Broni Mortara costeranno 4 euro a fronte ad esempio di 2,2 sull’A7, per un ricavocomplessivo previsto di 2.657 milioni di euro……I costi economici e l’impatto ambientale dell’autostrada sono imponenti, a fronte di benefici quasinulli, le esigenze della mobilità in provincia di Pavia vanno da sud a nord e non da est a ovest comel’autostrada Broni-Mortara (in realtà Redavalle-Castello d’Agogna) e vanno quindi risoltidiversamente. Per questo motivo siamo assolutamente contrari al progetto, e con questa letteraaperta invitiamo il Presidente Bosone, la Giunta e il Consiglio Provinciale ad affiancare, alleosservazioni tecniche in corso di elaborazione, una presa di posizione politica forte che ribadisca ilparere negativo espresso lunedì nell’incontro con i Comitati e le Associazioni evidenziando lecriticità ai Comuni e alla Regione.Invitiamo inoltre la Provincia a farsi promotrice di un’opera pervasiva e partecipata di informazionee sensibilizzazione nei confronti sia degli Enti locali sia – è cruciale – della cittadinanza.I cittadini della Provincia hanno il diritto di conoscere gli effetti ambientali, gli impattisull’agricoltura e i rischi per la salute di quest’opera faraonica di cui sfugge il senso e l’utilità.E’ inoltre opportuno che la  Provincia prenda contatto con le altre Province lombarde interessate daprogetti autostradali simili per denunciare queste politiche infrastrutturali che incidonopesantemente sul debito pubblico, sull’ambiente e sulla salute ignorando al contempo le ragionidella mobilità sostenibile (adeguamento della viabilità esistente, trasporto merci su ferro, mobilitàpersonale tramite trasporti pubblici e soluzioni innovative).Abbiamo bisogno di una grande mobilitazione dal basso e chiediamo che la Provincia continui adessere disponibile per difendere il territorio, l’ambiente e la salute.

Nicola Ghisiglieri, Portavoce Coordinamento di Comitati e Associazioni contro l’autostrada Broni-Pavia-Mortara

Alda La Rosa e Cesare Del Frate, Referenti Rete dei Comitati e delle Associazioni per l’Ambiente, lo Sviluppo Sostenibile e la Salute