Lega: solite promesse da campagna elettorale

Comune di Vigevano e Poste Tributi, società del gruppo Poste Italiane partner degli Enti Locali nei servizi avanzati per la fiscalità locale e per il controllo del proprio territorio, hanno dato il via al progetto “Vigevano Equa e Sicura”. Si tratta, in soldoni, di un maggior controllo sul fronte della lotta all’evasione grazie all’utilizzo delle moderne tecnologie, con le quali sarà possibile effettuare verifiche tra le diverse banche dati: della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU), quelle del catasto, dei contratti di affitto, dell’Anagrafe Comunale. L’obiettivo finale è quello di poter quantificare correttamente la dimensione dell’immobile e calcolare eventuali scostamenti delle dichiarazioni TARSU. La teoria ha nel suo essere un fondo nobile, come ha spiegato Diego Cardillo, delegato di Poste Tributi: « Si tratta di un progetto innovativo che ha l’intento di divulgare il privilegio di equità attraverso i Comuni italiani». Meno nobili sono state le dichiarazioni del vice-sindaco Andrea Ceffa e del Senatore Roberto Mura, entrambi leghisti D.o.c., per motivare tale scelta. «Un maggior controllo sulle evasioni fiscali ha commentato Ceffa è importante in modo particolare in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo perché le amministrazioni locali devono tirare la cinghia a causa dei molti tagli a livello nazionale e ragionale (entrambi i poteri governativi in mano all’alleanza Lega Nord-PDL nd.r.)».

Non da meno il parlamentare Mura che ha dichiarato: «Recuperare tributi che entrino nelle casse pubbliche anche con questi metodi di un maggiore controllo fiscale è necessario così da poter avere le risorse per fare ciò che la gente ci chiede».

Come se pensare prima ad un metodo di controllo serio sulle evasioni fiscali non sarebbe stato ugualmente utile e necessario. Il messaggio che i due politici sembrano aver voluto lanciare è che ben vengano i controlli in periodi di magra, quando invece le “vacche grasse” abbondano si può anche essere meno inflessibili. Almeno così è parso dalle loro dichiarazioni. Inoltre il nobile progetto è stato accompagnato da proclamazioni in perfetta salsa leghista, in quanto l’obiettivo reale padano è sembrato più che altro quello di poter verificare in modo dettagliato il numero di persone residenti in un’unità abitativa, così nel caso tale numero fosse eccessivo, si potrebbe procedere con i tanto desiderati, per Ceffa & co., sgomberi. Con l’incrocio di diversi dati informatici (Ufficio Tributi, Ufficio Anagrafe, Catasto), si potranno infatti stabilire delle azioni di controllo congiunte mettendo in campo adeguate politiche di presidio e vigilanza del territorio. In parole povere: “Padroni a casa nostra”.

Il progetto verrà avviato subito sugli immobili del centro storico, «i più datati e con maggior problemi di sovraffollamento e di condizioni igienico-sanitarie», ha asserito il vice-sindaco.

Roberto Mura ha invece concluso con una trovata da piena campagna elettorale: «In sede parlamentare ho intenzione di portare avanti progetti che vadano a coprire quei buchi normativi che non permettono il procedere legislativo. A volte capita che gli amministratori locali si lamentino della difficoltà di governare a causa di ristrettezze burocratiche. Come legislatore mi metterò all’opera per evitare questo tipo di problemi».

I politici che continuano a promettere anche quando sono al potere da abbastanza tempo per aver potuto fare il loro dovere non sono certo i migliori.