La Lega svende l’Asm

«Fatto salvo quanto previsto del periodo precedente, a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto (1 giugno 2011 ndr) le gare per l’affidamento del servizio di distribuzione sono effettuate unicamente per ambito territoriali di cui all’articolo 46 bis…». In parole povere il decreto sopra citato permette di bloccare le gare di appalto per l’affidamento a privati delle reti di distribuzione del gas. Eppure i signori amministratori di questa città sono partiti lancia in resta, ed hanno continuato imperterriti, nel perseguire l’obiettivo di indire il bando per l’affidamento del servizio di distribuzione ai privati, nonostante si possa tranquillamente bloccare.

«Questi, completamente privi di idee, stanno continuando a svendere il nostro patrimonio – esordisce Carlo Pizzi, capogruppo di Civiltà Vigevanese in Consiglio Comunale  – Continuano a modificare delibere di Consiglio Comunale infischiandosene delle regole. Questa faccenda del bando è grave. In un Consiglio Comunale del dicembre scorso il Segretario Generale, Annibale Vareschi, ci aveva assicurato che quella presentata era solo una proposta di indirizzo,  e che prima di diventare esecutiva sarebbe ritornata in consiglio. Nulla di tutto ciò è avvenuto. Voglio ricordare che la vendita del metano a Vigevano ha sempre prodotto utili e che l’azienda, l’Asm, è  una azienda modello in tutta la regione. Ora i signori della Lega la mettono in vendita con una base d’asta più bassa di quanto sta rendendo. Tutto ciò è assurdo».

«Stanno governando a suon di spot sui giornali – rincara la dose la collega Fiorella Valvo – Per la Lega il massimo della democrazia sta nei gazebo in piazza e nelle delibere di Giunta, dimenticandosi completamente del consiglio comunale», eletto dai cittadini, è bene ricordarlo sempre.

Picchia duro anche Davide Salluzzo, coordinatore del movimento civico: «Questa del bando di gare delle reti di distribuzione fa il paio con la privatizzazione dei parcheggi. Prima li hanno quasi regalati ai privati poi hanno fatto una velocissima inversione e hanno scoperto che sono sì vantaggiosi ma se gestiti direttamente. Voglio ricordare che la base d’asta del bando è stata fissata a 900mila euro, mentre l’Asm passa al Comune poco meno di un milione e mezzo di euro l’anno. E poi il decreto dice che è possibile rinegoziare la distribuzione con il vecchio gestore, quindi con Asm stessa. Niente. Sembra di stare davanti a un muro di gomma. Non recepiscono nulla. Vanno avanti come ruspe sulla loro strada, unici in tutta Italia. Ma a queste condizioni a chi serve la privatizzazione? Come stanno gestendo l’azienda? Abbiamo a che fare con amministratori disattenti o incapaci, messi lì solo per occupare cadreghe? Propendo per la seconda ipotesi, visto che continuano a usufruire di consulenze esterne, che costano soldi alla collettività. Stanno forse scientemente smantellando una azienda che ha sempre prodotto utili e posti di lavoro in questa città? Ecco perché faccio un appello a tutta la città. Dobbiamo mobilitarci tutti, cittadini e forze politiche, per bloccare questo ennesimo scempio che stanno facendo alla nostra Vigevano».