LA BARRIERA STA CON RIMAFLOW !!!

Questa mattina è successa una cosa gravissima! La Ri-MAFLOW è stata coinvolta in un’indagine sul traffico illecito di rifiuti in #Lombardia e il Presidente della cooperativa Massimo Lettieri è stato INGIUSTAMENTE arrestato! Di seguito il comunicato scritto dai nostri compagni e dalle nostre compagne che a Trezzano hanno dato vita ad una realtà virtuosa ed UNICA in #Italia, che invece di essere attaccata dovrebbe essere sostenuta, premiata e portata ad esempio come caso eccellente di auto-imprenditoralità, che ha creato posti di lavoro in un circuito di #economiasana, pulita, e LONTANA da qualsiasi tipo di malaffare.
NESSUNO TOCCHI LA Ri-MAFLOW !!!!!!!
Vi invitiamo a leggere il comunicato e a diffonderlo il più possibile!

TRAFFICO RIFIUTI IN LOMBARDIA. RIMAFLOW E’ NATA PROPRIO PER IL ‘RICICLO PULITO’ CONTRO LE BANDE CRIMINALI !!!!

Tra gli arrestati e i siti sequestrati stamattina dai carabinieri ci sono anche il presidente della cooperativa RiMaflow e il capannone dove si è sperimentato per un periodo il recupero di materia prima da carta da parati.
Con le ditte che ci hanno conferito macchinari e materiali con regolari documenti di trasporto – alcune delle quali figurano tra quelle indagate – non abbiamo nulla a che fare per qualsiasi altra loro attività.
La nostra unica ‘illegalità’ è quella di essere ancora in attesa di un titolo di utilizzo del sito da quando quasi sei anni fa la Maflow ha chiuso licenziando 330 persone e abbandonando la fabbrica. Gli operai si sono ricostruiti un lavoro con una regolare Cooperativa, sono nate molte botteghe artigiane che – insieme – hanno dato vita a un centinaio di posti di lavoro, mentre un business plan è stato preparato con il concorso di varie Università.
La sperimentazione sul riciclo è stata condotta acquisendo materiali (scarti di produzione di carta da parati) da ditte a cui lo restituivamo lavorato (con fatture di lavoro conto terzi) o vendute a ditte con regolari fatture. Non sappiamo l’iter successivo di questi materiali.
La sperimentazione, peraltro onerosa e quindi una perdita per noi, è terminata mesi fa, in attesa di una regolarizzazione del sito ormai in dirittura d’arrivo. Quindi nessuna attività lucrativa da parte della Cooperativa!!!
Nel capannone posto sotto sequestro abbiamo invitato a più riprese molti enti, tra cui Città Metropolitana, AMSA e A2A, con la massima trasparenza rispetto ai nostri progetti.
I lavoratori di RiMaflow non c’entrano con lo smaltimento illecito di rifiuti per cui sono implicati altri soggetti. Massimo Lettieri deve essere rimesso in libertà e deve essergli restituita tutta la dignità per il lavoro che ha sempre fatto per tutti i lavoratori e le lavoratrici e anche per la città di Trezzano sul Naviglio.
Solidarietà è stata espressa stamattina da don Massimo Mapelli di Caritas Milano, da don Franco Colombini parroco di Trezzano, da Marco Cabassi e don Gino Rigoldi che da anni seguono e sostengono attivamente il progetto RiMaflow.
Cooperativa RiMaflow (Luca Federici 349.6489063)
Associazione O. Maflow (Gigi Malabarba 335.1213067)