Intercettazioni: ecco cosa non avremmo saputo

1 – Se la legge fosse già in vigore non avremmo saputo nulla sull’acquisto sospetto di casa Scajola con vista Colosseo e acquistata in parte con denaro di Diego Anemone, protagonista dell’inchiesta condotta dalla procura di Perugia sugli appalti per il G8. Non avremmo saputo nulla delle telefonate intercettate in cui due imprenditori (Francesco Maria De Vito Piscicelli al telefono col cognato Pierfrancesco Gagliardi) ridono contenti per il terremoto dell’Aquila in vista del grosso giro d’affari che comporterà la ricostruzione. Difficilmente il ministro si sarebbe dimesso.

2 – Se la legge fosse già in vigore avremmo saputo tutto sul “sistema Moggi” e su “Calciopoli” solo tre anni dopo. Tanto sono durate le indagini dei pm napoletani che hanno smascherato il più grande scandalo pallonaro di sempre. Il silenzio stampa sarebbe durato tre anni in attesa della pronuncia del gip.

3 – Fazio e i <<furbetti del quartierino>> l’opinione pubblica li avrebbe scoperti solo l’anno scorso. Fazio è stato rinviato a giudizio il 18 novembre 2009 dal giudice per l’udienza preliminare di Milano. Assieme a lui sono stati mandati a processo altri imprenditori fra cui Stefano Ricucci e il presidente di Unipol Giovanni Consorte. Ricucci, immobiliarista romano intercettato a lungo per ordine della magistratura, in una telefonata definì «furbetti del quartierino» le banche estere interessate alla scalata di alcuni istituti di credito italiani. Le indagini erano cominciate nel 2005, lo stesso anno in cui Fazio, travolto dalle polemiche e dalle intercettazioni che lo compromettevano, lasciò la Banca d’Italia. Con la nuova legge gli atti dell’inchiesta sarebbero rimasti top secret per quattro anni. E chi sa, il governatore avrebbe fatto il furbetto per altri 4 anni.

4 – Il <<Marrazzo gate>> sarebbe cosa sconosciuta. L’ex governatore del Lazio era nella casa di un viado in cui tre carabinieri disonesti hanno fatto irruzione per filmarlo con un cellulare e ricattarlo. Solo gossip? No, alla vicenda sono collegati due omicidi ancora avvolti nel mistero: quello di Brenda, trans amico di Marrazzo, e del pusher Gianguerino Cafasso.  Di tutto ciò, con le nuove norme, si saprebbe poco o nulla.

5 – Crack Parmalat: avremmo saputo qualcosa soltanto un anno dopo. Dall’inchiesta emerse a poco a poco che nei bilanci della Parmalat c’era un buco da 900 milioni di euro. Lo scandalo gettò nella disperazione molti piccoli risparmiatori che avevano acquistato azioni dell’azienda.

Gli audio che non potrete più ascoltare a questo link.

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