Fateci spazio! Nemmeno per sogno…
Erano una cinquantina i vigevanesi riuniti al Fateci Spazio giovedì sera per un incontro della campagna di ascolto organizzato dal movimento Civiltà Vigevanese. Forse sarebbe meglio dire “davanti” al Fateci Spazio perché i locali che dovrebbero essere messi a disposizione dei cittadini per riunioni, assemblee, ecc. non sono stati concessi. Così le persone interessate all’incontro hanno passato un’ora e mezza in piedi, all’aperto a discutere dei problemi del loro quartiere!
La capacità di qualunque città di mantenere una sfera pubblica viva, indipendente ed autonoma dipende, almeno in parte, dalla piena disponibilità di spazio pubblico, aperto alla libera fruizione da parte dei vari gruppi e interessi che compongono la società civile allargata. Ad esempio la Agorà dei greci era uno spazio pubblico di questo genere, e nello stesso modo dovrebbe esserlo la piazza pubblica.
Ma oggi, a Vigevano, con la logica del “siccome ho vinto le elezioni allora comando sulla città”, lo spazio pubblico dei nostri quartieri è stato privatizzato (anche quello!), e le possibilità di espressione sono limitate a chi ha le tasche abbastanza piene (MOLTO piene, di solito) per pagarsi il privilegio di poter affittare una sala congressi, una palestra o un altro luogo di aggregazione . Oggi per chi governa Vigevano la “sfera civica” si riduce semplicemente alla sfera dei consumi, senza alcuno spazio per una libera e autonoma organizzazione civile. E la sera di giovedì è un esempio macroscopico. Ai cittadini che desideravano incontrarsi per parlare di problemi come la mancanza di lavoro, del degrado del loro quartiere, degli spazi di socializzazione per giovani e anziani, della carenza di mezzi pubblici, ecc. qual’è stata la risposta delle istituzioni che “comandano” la nostra città? Il Fateci Spazio non è adatto ad ospitare riunioni di cittadini del quartiere. Con buona pace della democrazia!
Negli ultimi anni la nostra città è visibilmente peggiorata, lo si vede a colpo d’occhio. Mentre in altre città, altre amministrazioni più lungimiranti si sono date da fare per rendere piu’ vivibili e fruibili gli spazi urbani e i parchi, creare nuovi posti di lavoro attraverso una rete di “servizi alla città” e sostenere una maggiore coesione sociale; a Vigevano l’attuale giunta ha pensato alla cementificazione selvaggia, alla privatizzazione dell’acqua, alla centrale ad olio di palma della Morsella e a tante altre furberie che porteranno denaro a pochi e grave danno a tutti gli altri.
La città nel frattempo è rimasta al palo nei sevizi sociali, nella mobilità urbana ed extraurbana, nella politica energetica, nella raccolta differenziata (non si riciclano ne’ l’umido ne’ il tetrapak e i cassonetti per le ramaglie e per la carta sono del tutto insufficienti).
La città è sporca, sempre piu’ degradata, vandalizzata. Si’ , perchè a Vigevano esiste anche il problema del vandalismo, da parecchi anni ormai. A suffragio di quanto dico sta l’ultimo doppio reid perpetrato contro la scuola Ulisse Marazzani. Tuttavia questo è solo l’ultimo atto ( e ahinoi non sarà l’ultimo) di una lunga serie, e chi conosce bene la città lo sa.
Anche il Fateci Spazio ( che dovrebbe costituire un fattore di aggregazione), a causa di una gestione pressochè inesistente, è diventato un moltiplicatore di vandalismo, in un primo momento indirizzato esclusivamente verso la struttura stessa (faretti, fioriere, panchine,cestini, gazebo rotti, muri imbrattati, tentativi di scasso), e negli ultimi anni indirizzato anche verso il rimanente arredo urbano e le case dei residenti. Se a questo si aggiunge anche lo spaccio e gli schiamazzi notturni, possiamo tranquillamente dire che le politiche sociali (e non solo) di questa attuale giunta sono state fallimentari.
Vigevano merita molto di piu’ di questi cialtroni che attualmente non la amministrano.