Coraggio Assessore, la Città è grande: non vorrà mica pulire un solo palazzo? Olio di gomito!

Tolleranza zero in salsa leghista per i cosiddetti writers: coloro che con bombolette spray firmano i muri di migliaia di città nel mondo.

L’assessore alla cultura del comune di Vigevano, Giorgio Forni, aiutato da Paolo Degli Agosti, responsabile del servizio teatro, nella mattinata di venerdì ha ripulito le mura esterne del teatro Cagnoni dai graffiti presenti. Un gesto per sensibilizzare la cittadinanza a mantenere la città linda, o almeno le pareti degli edifici. Si sa, conservare la facciata gradevole è sempre stato di buon gusto se poi gli interni sono fatiscenti, beh è un problema a cui si penserà successivamente. Apparire buoni e giusti è il primo passo da compiere. «Nessuna indulgenza per i graffitari –  ha dichiarato Forni – Se dipendesse da me applicherei la legge islamica del taglio della mano. Ma cercheremo di rendere attiva la cittadinanza sul mantenimento del decoro e della pulizia, ne faremo una questione sociale e culturale», un pensiero quello dell’assessore tutt’altro che biasimevole, almeno per quanto riguarda l’idea di sensibilizzare i cittadini, non certo fenomeni di bon ton, basti osservare la base delle colonne della Piazza Ducale, macchiate da uno strano nero: urina di cane mescolata con il grigio dei pilsatri. Sensibilizzare è certo una parola d’ordine da rispettare, ma è certo che il mezzo sia quello della tolleranza zero?

Non per essere i soliti polemici che dicono no a tutto, ribadiamo anzi che l’idea di base è buona e sostenibile anche se forse sarebbe corretto destinare un spazio comunale, magari uno dei tanti abbandonati e non sfruttati, a coloro che hanno la passione di “graffittare”, un posto in cui sfogarsi senza infrangere nessuna legge. Prima quindi addobbare una o più zone di permesso, successivamente chi sgarra venga pure punito, magari non con la regola dell’occhio per occhio-dente per dente, sarebbe alquanto incivile soprattutto per chi vuole incutere civiltà. Dopotutto lo stesso principio vale per chi beve e poi si mette alla guida: nessuno vieta di ubriacarti, ma se successivamente prendi il volante è giusto che tu sia messo in riga.
Simone Satta