Concorso sulla Shoah: lo scaricabarile di Sala

Scapegoat-capro-espiatorioC’era da aspettarselo che il Sindaco Sala, dopo l’ennesima pessima figura fatta da questa amministrazione, cercasse un capro espiatorio su cui far cadere la responsabilità  di aver emanato un assurdo bando a proposito del concorso sulla Shoah.
In questo caso per il Sindaco i responsabili sarebbero gli uffici competenti e l’assessore Avalle.
A parte che i responsabili degli uffici si limitano a mettere in pratica quanto richiesto dall’assessore, il nocciolo della questione è un altro: quanto è accaduto negli ultimi giorni è il frutto dell’esasperazione voluta dal Sindaco e dalla giunta comunale dell’assurdo concetto di “padroni a casa nostra” applicato in modo  insulsamente becero da personaggi che non hanno un minimo di capacità di discernimento.
Estremizzando anche le SS gasavano gli ebrei perché seguivano un regolamento…
E’ troppo comodo adesso far ricadere le responsabilità della stesura di quel bando sui funzionari e sugli impiegati del Comune che, ovviamente, si sono limitati a mettere in pratica il mandato politico di un Assessore che, non dimentichiamolo, non è nuovo a figuracce del genere ed stato nominato dal Sindaco stesso.
Ricordiamo la  vicenda del disabile escluso dai centri estivi perché fuori età e le dichiarazioni riportate anche dai media nazionali sull’esclusione di alcuni bambini dalle mense scolastiche.
Dopo la pessima figura rimediata il Sindaco Sala, invece di limitarsi a rigirare la frittata a proprio uso e consumo, dovrebbe pretendere le dimissioni dell’Assessore responsabile del pasticcio.  Ma tant’è, Sala si dimostra un ottimo “alunno” del Cavalier Berlusconi dal quale sembra aver imparato pedissequamente la lezione del “dire e smentire” tutto ed il contrario di tutto, pensando che le persone siano ingenue ed obbedienti servitori.
La linea della Lega a Vigevano è sempre stata quella dei “padroni a casa nostra” e questa è l’ennesima dimostrazione che una politica tanto miope e ottusa partorisce soltanto aberrazioni,  lasciando intatti i problemi seri della città.