Civiltà prende posizione sull’area Brughiera e sulle dichiarazioni del Sindaco

COMUNICATO STAMPA

Prendiamo atto che il Signor Sindaco e la sua Giunta preferiscono i comunicati stampa al dibattito in Consiglio Comunale. Forse si è improvvisamente accorto della sua crescente impopolarità ed è partito in anticipo con la campagna elettorale per le elezioni del 2015?

Le responsabilità dell’attuale situazione economica cittadina vanno in gran parte imputate alla precedente maggioranza e allo stesso Sindaco, che nel ruolo di Assessore ai Lavori Pubblici ha amministrato Vigevano nelle due precedenti legislature.

Civiltà Vigevanese è stata da sempre contraria alla vendita del patrimonio pubblico, inteso come bene comune, e fin da subito in Consiglio Comunale ha espresso la sua contrarietà alla istituzione della Società preposta alla vendita dei terreni comunali nonchè alla vendita della “brughiera”.

Il Sindaco e la sua maggioranza annuncia progetti per la riqualificazione del “Macello”, la sistemazione del “Palazzo Esposizioni”, dell’area circostante la stazione ferroviaria. Ma dove sono? Non ci sono idee: manca una visione politica di sviluppo globale della città. Intanto si vende e poi vedremo.

L’eventuale ricavato non verrà utilizzato per creare sviluppo, occupazione e crescita, ma verrà speso per l’arredo urbano, con una dispersione in opere del genere “marciapiedi/rotonde”, nell’illusione che ciò nasconda l’incapacità di rilanciare economicamente la nostra città .

In un momento di crisi come quello attuale, l’Amministrazione Comunale ha ridotto molti servizi sociali come l’Informagiovani: essi andrebbero invece rafforzati per poter incrociare meglio domanda e offerta di lavoro in città.

La “brughiera”, a nostro avviso, dovrebbe essere considerata un’area strategica per la nostra città, che non va svenduta nè tantomeno divisa in lotti per renderla appetibile: necessita invece di un progetto pubblico di riqualificazione di tutto il quartiere. Questo è il compito di chi amministra la città, ci dicano se sono capaci oppure NO.

Sul versante tasse il Sindaco si mostra invece pronto a succhiare il sangue dei cittadini, in particolare di quelli meno abbienti. Lo dimostra la decisione di tassare la prima casa al 5,4 per mille e di aumentare l’addizionale comunale Irpef dallo 0,55 allo 0,80% (il massimo possibile), colpendo in particolare i redditi medio-bassi.

In un momento di crisi economica così importante ci si dovrebbe aspettare dall’Amministrazione Comunale ben altro tipo di aiuto.

Inoltre ultima perla del nostro Sindaco.

A distanza di soli sei mesi dall’affidamento del De Rodolfi e di altri servizi alla Azienda Speciale Multiservizi è stato presentato e approvato in Consiglio Comunale il consuntivo 2011 con una perdita di quasi 50.000,00 euro: ancora una volta, ormai l’ennesima, si conferma l’assenza totale di strategie valide per la nostra città con il fondato pericolo nell’immediato futuro di subire ben altre perdite.

Riteniamo che la politica dovrebbe avere una chiara prospettiva sul futuro della nostra città, per contrastare la crescente sensazione di abbandono e di degrado.

Auspichiamo che il Sindaco e la Giunta smettano di fare propaganda e siano disponibili ad un confronto pubblico, con tutte le forze politiche, sociali e culturali per rilanciare e contrastare la crisi che sta affliggendo la nostra città.