Cinema Odeon: lo spettacolo va a iniziare

siparioLa creazione dei fratelli Lumiere, oltre un secolo fa, ha influito fondamentalmente sulla cultura della nostra epoca. Se esiste una cultura orale, una cultura della parola scritta, al fianco di esse esiste indubitabilmente una cultura dell’immagine in movimento. Cultura che nasce dal cinema, e da esso si estende in generale all’audiovisivo, alla televisione, ai siti come Youtube, etc etc. Oggi, almeno nelle culture occidentali, quale è la nostra, fare cinema è parte dell’abc linguistico delle persone: dalle riprese coi telefonini ai filmini delle vacanze, il cinema, nella sua essenza di ripresa del movimento nel suo svolgersi, è un modo attraverso cui applichiamo al mondo i nostri filtri di pensiero. Ma come ogni linguaggio, e prima ancora come ogni lingua, è fondamentale, per avere proprietà del suo impiego, conoscere il maggior numero di parlate possibili.

L’offerta cinematografica della distribuzione nazionale e delle multisale formano spesso un unico meccanismo di impoverimento del lessico cinematografico disponibile al pubblico: al di là della qualità delle pellicole proposte, ciò che limita l’offerta è l‘uniformità dell’offerta, con titoli che sono espressione di due, tre, o poco più, voci della produzione filmica esistente a livello mondiale. Per fare un parallelo di ciò che significa questo, immaginatevi, durante la vostra giornata, di parlare solo con le stesse due persone, continuando a ripetere sempre le stesse frasi e allo stesso modo. Per quanto profonde e attente possano essere le vostre conversazioni, alla lunga la vostra capacità di esprimervi finirebbe per essere indebolita. E così è per l’esperienza cinematografica media alla quale siamo sottoposti.

Invece, vedere film diversi, di paesi diversi, nati da sensibilità registiche e narrative diverse, è come imparare nuove lingue, significa sperimentare con mano la possibilità di parlare in modo diverso, e, al contempo, arricchire il nostro lessico e la nostra sintassi.

Il Cineforum organizzato da La Barriera, giunto quest’anno alla sua decima edizione, in collaborazione con il cinema Odeon e con il contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano, è una risposta che viene data, nella nostra città, a questo interesse di ampliamento delle proprie coscienze cinematografiche. La nostra programmazione prevede così, ogni anno, una rassegna dei migliori titoli usciti nella stagione a rappresentanza delle filmografie di vari Paesi del mondo. Questo proprio per offrirvi una visione quanto più possibile completa, a 360°, di come l’arte cinematografica venga intesa, vissuta ed interpretata dai maggiori autori contemporanei

Anche quest’anno la nostra proposta è stata bilanciata tra film con tematiche più impegnate, commedie più leggere ma stilisticamente non inferiori, per offrirvi ancora una volta una stagione all’insegna della qualità, capace di arricchire oltre che di intrattenere.

Sempre senza dimenticare i più piccoli, ai quali è dedicato il consueto appuntamento della domenica pomeriggio, fatto di film e cartoni animati belli e divertenti che non mancheranno di appassionare anche le nuove generazioni.

A tutto questo si aggiunge, dopo la stagione di prova dello scorso anno che non ha mancato di regalarci soddisfazioni, con una serie di tutto esaurito difficilmente ipotizzabili in tali proporzioni, una nuova Stagione d’opera. Resa possibile grazie alla tecnologia digitale messaci a disposizione dal Network Microcinema, che anche quest’anno ci consentire di collegarci in diretta coi maggiori teatri d’Europa, questo appuntamento si è subito guadagnato il titolo di fiore all’occhiello della nostra proposta, al punto che abbiamo deciso di ampliarlo: da quest’anno infatti, oltre ad un ciclo che prevederà almeno otto rappresentazioni, tra le quali sicuramente quella di maggior pregio sarà la diretta dell’apertura della stagione lirica del teatro Alla Scala di Milano il 7 dicembre, abbiamo deciso di inserire anche alcuni balletti classici, che siamo sicuri faranno la felicità di tutti gli amanti della danza in città.

Allora non resta che darvi appuntamento in via Monsignor Berruti 2, a partire dal 22 ottobre. Adesso silenzio. Si spengano le luci. Che lo spettacolo, ancora una volta, abbia inizio…