Chiesa e migranti. Ne parliamo con l’Arcivescovo Agostino Marchetto

Vigevano, da quando è governata da una giunta verde Lega, non è più una città per stranieri. Se poi questi hanno la pelle scura, ambrata o solo scottata dal sole ecco che scatta, inesorabile, una ulteriore “battaglia contro”. Gli esempi sono tanti e orma quasi quotidiani. Sotto la falsa parola d’ordine “padroni a casa nostra”, questi signori stanno mettendo in atto strategie amministrative atte a rendere la città off-limits per chiunque non abbia una progenie padana. L’ultimo, in ordine di tempo, è l’aumento spropositato del costo per richiedere la riconversione familiare, passata a 150 euro. Avevano iniziato appena insediati, annunciando una “tolleranza zero” e hanno continuato imperterriti su questa strada, “cacciando” dall’edificio comunale lo sportello stranieri, da anni gestito da una associazione, Oltremare, che si occupava dell’accoglienza e dell’aiuto a queste persone. Il trasloco è avvenuto di punto in bianco, spostando i volontari in una sala pubblica, poco riscaldata, e non adatta per svolgere quel compito. Ma non si sono limitati a questo. Forti del consenso ricevuto hanno chiuso due case di accoglienza per giovani madri e per immigrati, sempre gestite da associazioni di volontariato. Eppure a Vigevano risultano regolarmente iscritti all’anagrafe oltre tremila cittadini stranieri, perfettamente in regola e la stragrande maggioranza di questi ha un posto di lavoro, dunque produce ricchezza. Eppure tutti o quasi in città si dicono cristiani e cattolici. Un consigliere comunale della passata legislatura, Andrea Ceffa, oggi assessore alla sicurezza, polizia locale e politiche sociali, oltre che vice sindaco, ha difeso strenuamente il crocifisso nella sale pubbliche come il simbolo della nostra società. Una società che dovrebbe includere e non escludere.

Questo è, dunque, il terreno su cui si dovrà confrontare l’Arcivescovo Agostino Marchetto, venerdì 4 febbraio (ore 21,00) presso la Sala della Comunità a Vigevano. Con lui saranno presenti il direttore del settimanale cattolico locale L’Araldo, Don Emilio Pastormerlo e il professor Giuseppe Vico, già docente alla Cattolica di Milano. Per l’occasione presenterà il suo ultimo libro, “Chiesa e Migranti”.

L’arcivescovo Agostino Marchetto, 70 anni, cinquantuno dei quali al servizio della Chiesa, è l’esperto della Santa Sede quando si parla di immigrazione. Vicentino, è stato per decenni nel corpo diplomatico vaticano. Ex globetrotter in abito talare, ora si occupa anche di chi trotta in giro per il mondo in cerca di un lavoro o di un rifugio. A causa di questo suo trattare con pari dignità chi arriva sulle nostre sponde su un gommone e chi vuole difendere quelle sponde con il fazzoletto verde al collo, Marchetto si è trovato in mezzo alle polemiche più furiose: sui respingimenti, le ronde, i permessi. Alcuni leghisti gli hanno dato del cattocomunista.