Cambiare si può! – La “Nota” di Ferruccio Quaroni

DSC_00021Affastello pensieri confusi in una serata di mezzo autunno in cui quelli che ce lo hanno tolto ci dicono che il posto fisso é un valore. In cui leggo che l’Argentina ha una libertà di stampa superiore alla nostra (ma non c’era la dittatura fino a pochi anni fa?). Una serata in cui ci scappa anche una lacrima pensando a quel piccolo Elvis venuto da Capo Verde (dove i semi-ricchi sfigati italiani vanno a fare ferie alla moda) a morire a Napoli per povertà, per una stupida stufa che sputa monossido di carbonio, perché per gli “extracomunitari” c’è a malapena questo e tanta retorica e pietismo. Una sera in cui leggo di altri due ragazzi un po’ più grandi ed italiani che ad Ascoli, anziché studiare ed imparare “inglese, impresa ed internet” come ci consigliava il nostro Premier, a 18 anni appena compiuti usano internet per adescare ragazzine, anzi bambine, ubriacarle, drogarle e violentare. E poi scorrendo le notizie leggo di questo nuovo “vocabolario” giovanile, declinato regione per regione, in cui trovano spazio soprattutto espressioni di disprezzo e scherno: e allora dico “finalmente ci hanno unificato!” Ciò che non hanno fatto né Garibaldi, né Mussolini e neppure la DC, l’ha realizzato l’ignobile volgarità e l’assenza di pensiero di quest’ultimo ventennio. E continuando leggo di violenze gratuite, di disabili picchiati, di omertà e paura che si diffondono ovunque. In questa serata tanto italiana verrebbe voglia di vomitare e cambiare paese almeno di consolarsi con la tranquilla vita “di provincia”..

Ma poi leggo di una “assessora” provinciale, moglie di notissimo politico pavese e nazionale, blindata per riciclaggio ed altre cosette del genere…

Poi guardo questa Vigevano lasciata a sé stessa, con una Giunta che ascolta solo la propria voce stonata, che nega diritti e cittadinanza a chi li rivendica, che avvilisce la democrazia e la partecipazione popolare. Guardo i brutti cassonetti che stanno rimettendo nelle strade del centro, perché non sanno neppure copiare le cose belle fatte da altre amministrazioni: sanno solo riempirci di brutture, scialbi ed incompetenti come sono. E allora ci si augura solo che ci sia un sussulto nelle coscienze nazionali e locali e che queste brutte serate piene di notizie avvilenti vengano sostituite da una nuova speranza.

Perché cambiare si può, basta volerlo.