Acqua pubblica, precisiamo…

Il Consigliere comunale di Civiltà Vigevanese, Silvano Migliavacca, intende fare una precisazione importante riguardo i quesiti riferiti al referendum sull’acqua pubblicati su alcuni giornali locali, dove ha rilevato alcune inesattezze.

«Votando SI al quesito NON E’ VERO CHE SI IMPEDISCE LA GESTIONE AI PRIVATI, BENSI’ SI COLPISCE L’OBBLIGATORIETA’ DI QUESTO FATTO. Infatti si và a d abrogare l’articolo 23 bis del decreto Ronchi che sanciva appunto TALE OBBLIGATORIETA’. Se vince SI rimane a discrezione degli enti pubblici se avvalersi dell’opera del privato, ma ciò RIMANE POSSIBILE.

Il secondo quesito NON E’ VERO CHE IMPEDISCE IL PROFITTO ALLE EVENTUALI IMPRESE PRIVATE GESTORI DEL SERVIZIO.  Se vince SI si và ad abrogare la norma del decreto Ronchi che sanciva L’OBBLIGATORIETA’ DI PROFITTO PARI AL 7% PER LE IMPRESE  a prescindere   dal capitale investito. In soldoni il privato eventualmente gestore del servizio di erogazione, potrà comunque percepire dei guadagni, MA QUESTI SARANNO LEGATI SOLO ED ESCLUSIVAMENTE ALLA SUA REALE CAPACITA’ IMPRENDITORIALE LEGATA AL RAPPORTO DEGLI INVESTIMENTI PROFUSI RISPETTO ALLA SUA EFFICIENZA GESTIONALE.

Come è facile capire il decreto Ronchi dava la possibilità alle imprese di fare profitti ELIMINANDO PER LORO IL RISCHIO D’IMPRESA CONNATURATO ALL’IMPRENDITORIA. Un decreto profondamente ILLIBERALE,  degno di questo Governo che concepisce il termine LIBERTA’ A SUO ESCLUSIVO CONSUMO!!!»