UN RE ALLO SBANDO giovedi 18 e venerdi 19 gennaio

UN RE ALLO SBANDO

GIOVEDI 18 gennaio ore 16,00 e 21,15

VENERDI 19 gennaio ore 21,15

Durata 94’. BELGIO, OLANDA, BULGARIA 2016. Genere: Commedia. Regia: Jessica Woodworth, Peter Brosens. Attori: Peter Van den Begin – Nicola III, Bruno Georis – Ludovic Moreau, Lucie Debay – Louise Vancraeyenest. Sceneggiatura: Peter Brosens, Jessica Woodworth. Fotografia: Ton Peters.

TRAMA: Il Re Nicola III del Belgio, insieme a un regista inglese, Duncan Lloyd, incaricato dal Palazzo di ravvivare l’alquanto ingrigita immagine della monarchia, parte per una visita di Stato a Istanbul. Proprio allora arriva la notizia che la Vallonia, la metà meridionale del Belgio, si è dichiarata indipendente. Il Re non si perde d’animo e decide di tornare di corsa per salvare il suo regno. Ma proprio mentre stanno organizzando il rientro, si scatena una tempesta solare che mette fuori uso le comunicazioni e il traffico aereo. I telefoni non funzionano più, gli aerei restano a terra. La sicurezza turca respinge seccamente la proposta del Re di tornare via terra. Ma il Re non ha nessuna intenzione di aspettare che la tempesta finisca. Lloyd, fiutando l’occasione di una vita, si inventa un piano di fuga talmente assurdo da prevedere abiti fiorati e cantanti bulgare. È così che ha inizio questa Odissea attraverso i Balcani sotto mentite spoglie.

NOTE
– IN CONCORSO ALLA 73. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA
(2016) NELLA SEZIONE ‘ORIZZONTI’.

CRITICA: “A prima vista ‘Un re allo sbando’ (…) è soltanto stravaganza pura e semplice. (…) ma contiene innumerevoli richiami a temi caldi della nostra vita contemporanea. L’autoritarismo turco, l’instabilità balcanica, il recente e sanguinoso passato della ex Iugoslavia, l’ombra delle
migrazioni, quella della sicurezza continentale messa in pericolo dagli attentati, e su tutto, con disincanto parodistico ma anche semiseri spunti di riflessione, la fragilità della costruzione europea e al suo interno la macchinosa fonte di veti incrociati che è il minuscolo regno belga.”
(Paolo D’Agostini, ‘La Repubblica’, 9 febbraio 2017)