SING STREET giovedi 28 e venerdi 29 dicembre

SING STREET

giovedi 28 dicembre ore 16,00 e 21,15

venerdi 29 dicembre ore 21,15

IRLANDA – 2016

Durata 105′ – Commedia Musicale

CAST
Regia: John Carney
Attori: Ferdia Walsh-Peelo – Conor, Lucy Boynton – Raphina, Jack Reynor – Brendan, Maria Doyle Kennedy – Penny, Aidan Gillen – Robert, Kelly Thornton – Ann, Ian Kenny – Barry, Ben Carolan – Darren, Percy Chamburuka – Ngig, Mark McKenna – Eamon, Don Wycherley – Fratello Baxter, Des Keogh – Fratello Barnabas, Kian Murphy – Mick Mahon, Marcella Plunkett – Madre di Eamon, Vera Nwabuwe – Madre di Ngig, Conor Hamilton – Larry, Karl Rice – Garry, Tony Doyle (II) – Wayne, Keith McErlean – Padre di Barry, Peter Campion – Evan, Lydia McGuinness – Miss Dunne, Eva-Jane Gaffney – Jacinta
Soggetto: John Carney, Simon Carmody
Sceneggiatura: John Carney
Fotografia: Yaron Orbach
Musiche: Gary Clark – Canzoni originali di Gary Clark e John Carney.
Montaggio: Andrew Marcus, Julian Ulrichs
Scenografia: Alan MacDonald
Arredamento: Tamara Conboy
Costumi: Tiziana Corvisieri
Effetti: Ed Bruce, Paddy Eason, Film FX Ireland, Screen Scene

Dublino, anni Ottanta. Per sedurre una ragazza carina incontrata fuori dalla sua scuola, Cosmo le fa credere di avere un gruppo musicale e le chiede di apparire in un videoclip della band. Quello che sembrava un progetto strambo diventa per Conor una grande passione, che lo aiuterà ad evadere dalla sua complicata situazione familiare.

NOTE

– PRESENTATO NEL PROGRAMMA ‘ALICE|PANORAMA’ DELLA XIV EDIZIONE DI ‘ALICE NELLA CITTÀ’ (2016), SEZIONE AUTONOMA E PARALLELA DELLA FESTA DEL CINEMA DI ROMA.

– CANDIDATO AL GOLDEN GLOBE 2017 COME MIGLIOR FILM COMMEDIA/MUSICAL.

– CANDIDATO AL DAVID DI DONATELLO 2017 COME MIGLIOR DELL’UNIONE EUROPEA.

CRITICA

“Conosciuto per due operine assai amabili, ‘Once’ e ‘Tutto può cambiare’, l’irlandese John Carney torna con un film che dovrebbe costituire materia obbligatoria d’insegnamento in tutte le scuole di cinema, alla voce ‘commedia sentimentale’. (…) Come nei due film citati, ‘Sing Street’ fa della musica un personaggio altrettanto importante di quelli in carne e ossa: le scene musicali, in altre parole, non costituiscono intermezzi ma parti dell’azione. Non solo la colonna musicale è magistrale; il film si distingue anche per l’ambientazione dublinese e fa affiorare poco a poco, sotto lo strato del racconto di formazione per teenager, una generosa dose di poesia.” (Roberto Nepoti, ‘La Repubblica’, 10 novembre 2016)