Nomadland – sabato 29 e domenica 30 maggio

Sabato 29 maggio ore 18.30 e 21.00
Domenica 30 maggio ore 16.00 e 20.00

TRAMA: Empire, stato del Nevada. Nel 1988 la fabbrica presso cui Fern e suo marito Bo hanno lavorato tutta la vita ha chiuso i battenti, lasciando i dipendenti letteralmente per strada. Anche Bo se ne è andato, dopo una lunga malattia, e ora il mondo di Fern si divide fra un garage in cui sono rinchiuse tutte le cose del marito e un van che la donna ha riempito di tutto ciò che ha ancora per lei un significato materico. Vive di lavoretti saltuari poiché non ha diritto ai sussidi statali e non ha l’età per riciclarsi in un Paese in crisi, e si sposta di posteggio in posteggio, cercando di tenere insieme il puzzle scomposto della propria vita.
Fern non è nomade per scelta, ma entra a far parte di quella Nomadland del titolo che sono diventati gli Stati Uniti a cominciare dalla fine degli anni Ottanta, generando un vagabondaggio speculare e contrario allo spirito di frontiera degli inizi, ma che in qualche modo ne contiene ancora il respiro.

– LEONE D’ORO ALLA 77. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2020), HA OTTENUTO UNA MENZIONE SPECIALE DEL SIGNIS.
– GOLDEN GLOBES 2021 PER: MIGLIOR FILM DRAMMATICO, MIGLIOR REGIA. ERA CANDIDATO PER: MIGLIORE ATTRICE IN UN FILM DRAMMATICO (FRANCES MCDORMAND) E MIGLIOR SCENEGGIATURA.
– OSCAR 2021 PER: MIGLIOR FILM, REGIA E ATTRICE PROTAGONISTA (FRANCES MCDORMAND). LE ALTRE CANDIDATURE ERANO: MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE, FOTOGRAFIA E MONTAGGIO.

CRITICA: L’America, il western, il cinema di Chloé Zhao. La sua è la rilettura di un genere, è la riscoperta dell’elemento fondativo di una nazione. Dalla sua macchina da presa sgorga l’eredità di John Steinbeck, di Cormac McCarthy. In The Rider – Il sogno di un cowboy si confrontava con Sam Peckinpah e L’ultimo buscadero. In Nomadland ci sono le pianure di John Ford, le montagne di Anthony Mann, le strade di Jack Kerouac, ma anche la poesia di Bruce Springsteen. Furore, le carovane, il viaggio che caratterizza da sempre la cultura degli Stati Uniti.
Il movimento non è dato solo dalle ruote sull’asfalto, ma dalla fotografia di un Paese spezzato, classista, a più velocità. Si vive come nomadi, al posto dei cavalli ci sono i van, e il nome del “furgoncino” sgangherato della protagonista Fern è “Vanguard”, Avanguardia. La città dove abitava si chiama “Empire”, Impero, ma è stata abbandonata. Un’ironia amara, la sconfitta della modernità.
Nomadland è il fantasma del capitalismo, l’ombra di un sogno che non si è mai concretizzato, l’immagine di una terra ricca di opportunità che si è dissolta. Zhao restituisce dignità alla provincia, esalta il legame tra uomo e natura. Con sguardo da documentarista, cattura i volti di chi non vuole restare indietro, di chi sceglie di non fermarsi. (Gian Luca Pisacane, Cinematografo)

Genere: DRAMMATICO
Durata: 108′
Paese: USA
Regia: Chloé Zhao
Attori: Frances McDormand – Fern, David Strathairn – Dave, Linda May – Linda, Swankie – Swankie, Bob Wells – Bob
Sceneggiatura: Chloé Zhao
Fotografia: Joshua James Richards
Musiche: Ludovico Einaudi
Tratto da: libro “Nomadland. Un racconto d’inchiesta” di Jessica Bruder (Edizioni Clichy)

I PREZZI dei biglietti anche per quest’anno NON CAMBIANO:
-Ingresso unico € 6,00 (gratuito sotto i 4 anni)
-Ridotto soci Coop € 5,00
-Ridotto Noi oratori e Tesserati La Barriera € 4,50
-Abbonamento 10 ingressi (non nominale) € 45,00