Vigevano, 300 famiglie in attesa di un alloggio popolare. Intanto si continuano a costruire case che rimarranno invendute

casepopolariStrana amministrazione quella della nostra città. Con il piano regolatore approvato con gli “osanna” di assessori e costruttori edili sembrava che Vigevano avrebbe dato vita ad una nuova epoca dell’oro. Ci avevano raccontato che sarebbero nati nuovi quartieri, spazi di verde pubblico e che l’economia cittadina avrebbe avuto un rilancio “storico” con comitive di milanesi che avrebbero fatto carte false per comprarsi un’abitazione nella nostra città. Insomma, Vigevano sarebbe diventata la nuova terra promessa (soprattutto per i costruttori n.d.r.). Risultato: la nostra città è piena di cantieri lasciati a metà a causa della mancanza di fondi, le costruzioni completate non rispettano la minima logica urbanistica/estetica e sono pochissime quelle che rispettano le nuove caratteristiche di impatto ambientale e risparmio energetico. Inoltre sono 300 le famiglie in lista d’attesa per ottenere una casa popolare perché la costruzione di nuovi alloggi di edilizia popolare e il recupero di alcuni già esistenti procede con estrema lentezza e fino all’anno prossimo non ci sarà un solo appartamento in più a disposizione. Persino nei caseggiati Aler ci sono dei problemi: il fatto che ce ne siano molti non utilizzati non è una leggenda metropolitana, come molti pensano. Esistono davvero. Nel quartiere Pietrasana fanno parte del pacchetto di 28 alloggi che l’Aler deve recuperare in base all’Aqst (Accordo quadro di sviluppo territoriale) con il quale la Regione ha destinato 5 milioni di euro alla nostra città per la costruzione o la ristrutturazione di edilizia residenziale popolare (Erp). Forse saranno pronti e disponibili per dicembre o inizio dell’anno prossimo! Anche il Comune sta costruendo nuove case popolari, sempre utilizzando i 5 milioni del Pirellone e avendocene aggiunto uno di suo. In totale verranno fuori 58 appartamenti (contro una richiesta di 300).
Insomma, la nostra città avrebbe avuto l’occasione per darsi un nuovo aspetto dando maggiore attenzione a chi non ha la possibilità di acquistare un alloggio ma ha perso la sfida. Saranno sempre i soliti noti a stare sempre meglio e per tutti quelli che hanno meno risorse (o non ce l’hanno affatto) “ranges”!