MERCOLEDI’ 4 MARZO ORE 21

LucioSENZA LUCIO  Il film verrà proiettato la sera di mercoledì 4 marzo in 150 sale italiane e l’Associazione “La Barriera” è lieta di presentarlo presso il Cinema Teatro Odeon di Via Berruti alle ore 21.00 con un costo di ingresso unico di 6 Euro.

Senza Lucio è il titolo del film che, a 3 anni dalla scomparsa di uno dei più grandi cantautori italiani di tutti i tempi, vuole raccontare Dalla attraverso gli occhi di chi gli è stato più vicino negli ultimi dieci anni. In primo luogo Marco Alemanno che parla del suo incontro con Lucio, della sua crescita umana, professionale e artistica vivendo al suo fianco, ma anche di tutti gli aspetti più quotidiani e profondi della vita di Dalla: dall’amore per il Sud d’Italia, nato durante l’infanzia, alla passione per il cinema, dal suo rapporto con la musica alla sua curiosità di gettarsi continuamente in altre avventure (il teatro, la poesia, l’arte in genere), dalla frenesia all’umorismo inesauribile.
Soprattutto, dalla conversazione con Marco Alemanno, emerge un sentimento che tutti possiamo condividere: una intensa e malinconica sensazione di perdita che, chiunque, alla morte di Lucio Dalla ha provato.
Il film è anche una mappa dei luoghi del mondo di Lucio: un viaggio nei paesaggi in cui il cantautore è stato più vicino al mondo della propria felicità e dei propri sogni. Da Bologna alla Puglia di Manfredonia e delle Isole Tremiti, fino alla Sicilia dell’Etna e di Milo.
Nel film si vedranno le centinaia di fotografie che Alemanno ha scattato riprendendo sia Lucio sia i luoghi che Dalla stesso gli chiedeva di fotografare. Non mancano le voci di chi ha collaborato e lo ha conosciuto meglio: star internazionali come Charles Aznavour o Paolo Nutini, attori e autori di cinema con cui ha lavorato come John Turturro, i fratelli Taviani, Isabella Rossellini; teologi come Enzo Bianchi, artisti come Luigi Ontani e Mimmo Paladino, critici musicali come Ernesto Assante e Gino Castaldo, ma anche musicisti e nomi noti dello show business e del professionismo musicale come Renzo Arbore, Stefano Di Battista, i Marta sui Tubi, Piera Degli Esposti, sua amica d’infanzia, Paola Pallottino (che ha scritto per lui il testo di 4/3/1943) Michele Mondella e Beppe D’Onghia (che hanno lavorato con lui per decenni). Ci sono le voci degli intellettuali che lui frequentava abitualmente (Antonio Forcellino, Peppe e Toni Servillo) e insieme alla loro c’è anche la testimonianza di persone semplici che gli erano molto vicine ed un coro di non professionisti (Novesesti) diretti dal maestro Paolo Tagliapietra che esegue un brano di Dalla meno noto ma struggente, scritto con Roberto Roversi (Ulisse coperto di sale).
E’ soprattutto il racconto più interno (cosa pensava Dalla di se stesso, del suo talento, del suo successo), i momenti più appartati e solitari (la contemplazione del mondo, la curiosità insaziabile per gli altri) che nel film fanno conoscere un Lucio Dalla che pochissimi hanno avuto la possibilità di sentir raccontare. Il film è stato diretto da Mario Sesti critico e giornalista cinematografico tra i curatori ed ideatori del Festival di Taormina, presente più volte ai Festival di Cannes e di Venezia ed autore di pellicole su Pasolini, Gadda e Berlinguer nonché di libri sul cinema poliziesco e su Pietro Germi. L’iniziativa si svolge all’interno di una 3 giorni che dal 2 al 4 marzo (data di nascita di Dalla) coinvolgerà soprattutto Bologna con l’apertura della sua casa-museo, a pochi passi da Piazza Maggiore dove 80.000 biolognesi gli dissero addio, alla presenza di ospiti ed amici quali Gianni Morandi, Samuele Bersani, Ornella Vanoni, Renzo Arbore, il Sindaco Merola ed il Ministro Franceschini.