Giovedì 16 ottobre – h. 16,00 e 21,15

Walesa – L’uomo della speranza

locandina-walesa-luomo-della-speranzaRegia:Andrzej  Wajda. Anno:2013. Titolo Originale:Walesa. Czlowiek z nadziei. Durata:127 min. Origine: Polonia. Genere: Biografico, drammatico.Sceneggiatura:JanuszGlowacki. Fotografia:PawelEdelman. Attori: Robert Wieckiewicz(Lech Walesa), AgnieszkaGrochowska (DanutaWalesa), Maria Rosaria Omaggio (Oriana Fallaci).

Trama: Nel 1981 Oriana Fallaci, una delle giornaliste più famose del mondo, si reca in Polonia nell’appartamento di Walesa, situato in un condominio, con lo scopo di intervistare il futuro Premio Nobel. La conversazione tra i due è piena di emozioni: Fallaci rivolge al leggendario leader del movimento di Solidarnosc domande che nessun altro ha mai voluto oppure osato fare. Emerge così l’indole di un uomo dotato di un grande carisma e di un eccezionale fiuto politico. La storia biografica inizia nel 1970 seguendo il percorso verso la maturità politica, strettamente legato a quello della vita familiare. La relazione tra Lech e Danuta, la loro casa piena di bambini e i problemi quotidiani sono importanti tanto quanto la dimensione politica. Al pensiero di una vita normale tutta da impostare e realizzare insieme si oppongono, o si impongono, eventi politici importantissimi che richiedono una presa di posizione.

Critica:“In genere diffidiamo dei film biografici sui personaggi politici perché troppo spesso debordano nella retorica edificante e propagandistica. È il caso, invece, di riconoscere che ‘Walesa. L’uomo della speranza’ si svincola dall’usuale metodo della lezioncina a tesi riuscendo ad abbinare efficacemente il focus sul protagonista a un compendio di circa vent’anni di storia polacca ed europea. Sorprende sino a un certo punto che a firmarlo sia un signore nato nel 1926 e titolare di un interminabile elenco di film per il grande e piccolo schermo, opere teatrali, libri, lauree honoris causa e massimi premi del settore: Andrzej Wajda, ancora una volta supportato dall’affiatato sceneggiatore Glowacki, appartiene evidentemente a quel ristretto club di cineasti che migliorano, anziché peggiorare nell’impietoso decorso dell’etTestimone diretto dei drammatici eventi attraverso cui la Polonia arrivò a liberarsi dal giogo del regime asservito all’Urss, Wajda ha già diretto gli affini ‘L’uomo di marmo’ e ‘L’uomo di ferro’ ed è stato e resta amico dell’ex operaio elettricista dei cantieri navali di Danzica insignito del Nobel per la pace ed eletto primo presidente della patria liberata; circostanze che non si tramutano, peraltro, in un handicap perché la scansione stilistica è aggiornata e incalzante – a cominciare dalla colonna sonora, in cui c’è spazio persino per il rock – e le complessità di carattere dell’eroe eponimo non sono occultate in senso agiografico. (…)” (Valerio Caprara, ‘Il Mattino’, 5 giugno 2014)

Note – PRESENTATO FUORI CONCORSO ALLA 70° MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2013); – DESIGNATO PER LA CANDIDATURA ALL’OSCAR 2014 COME MIGLIOR FILM STRANIERO.