Martedì 12 aprile ore 20,30 INCONTRO CON DON MASSIMO MAPELLI ore 16,00 e 21,15 proiezione del film FUOCOAMMARE

Amaro spettacolo della vita a Lampedusa e di chi la perde nel Mediterraneo
Durata: 107 minuti. Regia: Gianfranco Rosi.

Temi:
Lampedusa, immigrati, isola, crescita, adolescenza, mare, dolore, morte, vita.

Trama: Gianfranco Rosi è andato a Lampedusa, nell’epicentro del clamore mediatico e da questa immersione è nato il documentario che racconta la storia di Samuele che ha 12 anni, va a scuola, ama tirare con la fionda e andare a caccia. Gli piacciono i giochi di terra, anche se tutto intorno a lui parla del mare e di uomini, donne e bambini che cercano di attraversarlo per raggiungere la sua isola che negli ultimi 20 anni è meta di migliaia di migranti in cerca di libertà.

ORSO D’ORO, PREMIO DELLA GIURIA AL 66. FESTIVAL DI BERLINO.

Trailer:https://www.youtube.com/watch?v=lvy2rOXWlZE

PRESENTAZIONE DI DON MASSIMO MAPELLI

«LA CARITÀ ? UNA SFIDA E UN’AVVENTURA» Da un supermercato a Cesano Boscone per famiglie disagiate a comunità e cooperative per minori non accompagnati. Per don Massimo Mapelli il Vangelo è rispondere alle sfide del quotidiano.

Don Massimo Mapelli, 44 anni, originario di Merate (Lecco). Dentro un capannone, periferia di Rozzano. Tra cataste di legno e muletti che sfrecciano, un gruppo di operai molto giovani si dà da fare: piegati su un tavolaccio di legno, i tappi nelle orecchie, la sega elettrica che stride, riparano i bancali che poi rimpiazzeranno sul mercato. È il loro lavoro, e lì in mezzo c’è il Vangelo. A qualche chilometro di distanza, nello scantinato di un palazzo di Cesano Boscone, otto volontari battono i prezzi in cassa, riempiono gli scaffali con scatole di pasta e verdura fresca mentre decine di clienti fanno la spesa. È il supermercato dei poveri, lì in mezzo c’è il Vangelo. Ad altri tre quarti d’ora di strada, un nastrino di asfalto si insinua timoroso tra praterie di erba e campi di riso, sbuca tra gli alberi una villa, sotto il portico c’è una tavola apparecchiata, in cucina un adolescente egiziano spadella cous cous. È la comunità di accoglienza dove vivono 23 “minori non accompagnati”. Vogliamo parlare di Vangelo? È come un lavoro di maglia: ogni sferrata intreccia la vita quotidiana alla parola di Gesù: «Non ho fatto altro che prendere il Vangelo e modularlo nell’impegno sociale, ho solo portato la vita di Gesù in quella di tutti i giorni», dice don Massimo Mapelli. In effetti, non fu Gesù che disse ai suoi discepoli di dividere i loro tozzi di pane e i loro quattro pesci? All’inizio anche loro erano perplessi, si chiedevano come si potesse sfamare una moltitudine con così poco cibo, invece poi il miracolo accadde. «Ed è sempre così, anche se ti sembra impossibile, puoi sempre dividere quello che hai, e in questo gesto tutto si moltiplica». Don Massimo, il padre era presidente delle Acli e assessore ai servizi sociali, la madre volontaria nella parrocchia della città. Dice che ha masticato Vangelo da sempre, ma declinato nella concretezza delle cose, mica la sua semplice lettura. Poi ha sentito chiaramente che la vita di Gesù era affascinante: «È per questo che mi sono fatto prete. Sono attratto dal suo stile di vita, da quel sovversivo pensare secondo cui darsi fino in fondo significa ricevere nuova vita, sono costantemente incuriosito dalla sfida e dall’avventura della carità vera». Dopo diversi anni a Paderno Dugnano, sette come vicepresidente della Casa della Carità e un impegno, tuttora in corso, come responsabile pastorale della zona sesta della diocesi di Milano, don Massimo ha costruito un’incredibile rete di solidarietà. Nel 2000 ha fondato l’associazione “Una casa anche per te onlus”, ha dato vita a Rozzano alla cooperativa Ies, nella quale oggi lavorano 21 dipendenti (per la maggior parte si tratta di ex minorenni non accompagnati che oggi sono diventati adulti), ha aperto Casa Homer una casa di accoglienza a Zinasco Vecchio per ragazzi stranieri arrivati in Italia da soli, ha aperto Casa Ombretta per donne sole e maltrattate, da due anni l’emporio solidale, un supermercato a Cesano Boscone per le famiglie disagiate che fanno la spesa gratis, sta partecipando insieme a Libera al recupero di una villa confiscata alla ’ndrangheta a Cisliano. Forse lo possiamo dire: don Massimo Mapelli, il “prete solidale”.