LOVELESS giovedi 29 e venerdi 30 marzo

LOVELESS

GIOVEDI 29 MARZO ORE 16,00 E 21,15

VENERDI 30 MARZO ORE 21,15

Durata: 126’. Regia: Andrej Zvyagincev. Anno: 2017. Origine: RUSSIA, FRANCIA, BELGIO, GERMANIA. Genere: Drammatico. Sceneggiatura: Oleg Negin, Andrey Zvyagintsev.
Fotografia: Mikhail Krichman. Musiche: Evgueni Galperine, Sacha Galperine. Attori:
Mariana Spivak (Zhenya), Alexey Rozin (Boris), Matvey Novikov (Alyosha).

TRAMA: Boris e Zhenya stanno divorziando e litigano in continuazione, schiavi delle visite al loro
appartamento messo in vendita. Entrambi stanno già pensando al futuro: Boris ha una relazione con una giovane donna che aspetta un bambino da lui e Zhenya sta uscendo con un uomo ricco che sembra pronto a sposarla. Nessuno dei due, però, sembra avere alcun interesse per il futuro di Alyosha, il loro figlio di 12 anni. Fino a quando quest’ultimo scompare…

NOTE

– PREMIO DELLA GIURIA AL 70. FESTIVAL DI CANNES (2017).

– PREMIO EFA 2017 PER FOTOGRAFIA E MUSICHE ORIGINALI.

– CANDIDATO AL GOLDEN GLOBE 2018 COME MIGLIOR FILM IN LINGUA STRANIERA.

– CANDIDATO ALL’OSCAR 2018 COME MIGLIOR FILM STRANIERO.

– CANDIDATO AL DAVID DI DONATELLO 2018 COME MIGLIOR FILM DELL’UNIONE EUROPEA.

CRITICA: “Un vero e proprio pugno nello stomaco è arrivato con ‘Loveless’ del russo Andrey Zvjaginsev che già tre anni fa aveva lasciato un segno profondo con il magnifico ‘Leviathan’
(…) il regista prosegue la sua lucida e spietata analisi di una società disumana, incapace di provare amore, pietà, compassione e pronta a sacrificare i più deboli, come il piccolo Aleksey, totalmente ignorato dai genitori in procinto di divorziare. (…) Il film fotografa senza sconti la corruzione del moderno tessuto sociale e della famiglia in Russia mostrando come la mancanza
di amore sia un cancro capace di distruggere la vita di tutti i personaggi. Il film si sofferma a osservare il crollo di un nucleo, quello familiare, dove l’amore dovrebbe essere di casa, ma è invece cancellato dalla brama di agio, status, libertà individuale, sesso e soldi.” (Alessandra De
Luca, ‘Avvenire’, 19 maggio 2017)